E' arrivato inaspettato un premio per BABBOnline, si tratta del:
Liebster Award
Ringrazio Giada di MammaCheVita che mi ha premiato e passo subito alle regole da seguire per poter partecipare a questa premiazione:
1. Ringraziare e mettere il collegamento al sito dell'autore che ti ha assegnato il premio;
2. Rispondere alle dieci domande poste da chi ti ha nominato;
3. Nominare a tua volta 10 blog (io intendo sempre massimo 10 blog);
4. Proporre ai nominati dieci domande a cui dovranno rispondere;
5. Comunicare ai nominati la candidatura.
Ecco le mie risposte alle domande di Giada:
1.Da
cosa è nata l'idea di aprire un blog?
L’idea
è nata dopo aver scritto una mail a un mio amico che vive all'estero, papà di
due bambini, nella quale raccontavo la mia esperienza di padre. Ho
pensato che potevo creare un luogo in Rete dove avere un confronto
sulla paternità. I papà di oggi non hanno punti di riferimento, non
possono guardarsi indietro perché il modello che viene dai loro padri è completamente diverso e di fronte hanno un terreno
completamente inesplorato.
2.Che
cos'è per te il tuo blog?
Per
me è come se fosse una stanza della mia casa che lascio sempre
aperta agli ospiti. Il tono varia, alcuni post sono più allegri,
altri fanno ridere, altri ancora sono più riflessivi alcuni anche un
po’ tristi. Ma così è anche la vita, non potrebbe essere
altrimenti. Ho voluto un blog che rispecchiasse quello che provo e,
quindi, trova spazio tutto lo spettro delle emozioni.
3.Perché
ti piace essere un genitore blogger?
Mi
piace molto la possibilità di confronto che c'è in Rete. Un blog si
può leggere saltuariamente, passarci una sola volta, voler lasciare
un commento e nel migliore dei casi rimanere collegati per essere
aggiornati. Ognuno sceglie la modalità che preferisce sulla base
dell’interesse suscitato.
Sono
sempre molto curioso di leggere i commenti che qualcuno mi lascia e
cerco sempre di rispondere. E' uno stimolo in più ad andare avanti.
4.Cosa
pensi che diranno i tuoi figli quando da grandi capiranno ciò che
oggi racconti di loro?
In
realtà più che parlare di loro, penso che nel mio caso sia più
corretto dire che parlo di me stesso, attraverso le esperienze che ho
con mia figlia. Il mio non è il classico diario digitale, non
utilizzo foto mie o di mia figlia, se non pezzetti non
identificabili. Non è un blog sulla mia famiglia.
Mi
ha fatto riflettere il post di un altro papà ed effettivamente, come
lui, potrei dire che scrivo principalmente per mia figlia. Adesso ha
solo 4 anni ma in futuro le servirà per leggere tutte le sensazioni,
le idee e le esperienze del suo babbo.
5.Cos'è per te essere genitore?
Credo che essere genitore significhi
principalmente impegno nella crescita dei propri figli. Penso che dal “mettere
al mondo” un’altra persona implichi necessariamente un’assunzione di
responsabilità.
6.Come ti immaginavi la tua vita da mamma/papà?
Da un lato la immaginavo meno impegnativa e stancante, anche dal punto di
vista fisico. Dall’altro, e questo è l’elemento più importante, non immaginavo
che fosse così entusiasmante, totalizzante ed emotivamente così forte. Non
credevo che avere un figlio smuovesse sentimenti così intensi anche da cose apparentemente banali come vederli ridere o guardarli mentre dormono.
7.Com'è la tua vita da mamma/papà?
La mia vita da papà è fatta principalmente di quotidianità, credo che
vivere il quotidiano insieme abbia una grande importanza per conoscersi e
acquisire quella confidenza necessaria in un rapporto tra genitori e
figli.
8.Come vorresti la tua vita da mamma/papà?
Vorrei riuscire a ritagliarmi spazi dedicati alla
mia famiglia. Mia moglie ed io amiamo viaggiare e abbiamo cercato di proseguire
anche con nostra figlia, ovviamente rimodulando le mete sulle nuove esigenze
della famiglia. Un mio sogno è di poter
prendere un “anno sabbatico” quando mia figlia sarà più grande per fare un
lungo viaggio tutti insieme.
9.Cosa avresti voluto fare da grande?
Ho sempre avuto particolare sensibilità sui temi
sociali, ricordo che da piccolo organizzai alle elementari una raccolta Unicef
per la scuola. Complici anche le trasmissioni di approfondimento di
diversi anni fa, mi sarebbe piaciuto fare il giornalista d’inchiesta o
viaggiare raccontando le mie esperienze. Il mio amore per i libri e per la
scrittura continua anche oggi e il blog ne è un esempio.
10.Mi sapresti dire una cosa che cambieresti del tuo essere mamma/papà?
Vorrei riuscire ad affrontare con maggior
leggerezza alcuni aspetti del mio essere papà.