Leggendo alcune favole alla mia bambina mi è capitato alcune volte di voler cambiare delle parti o addirittura pensare di modificare il finale. Così, invece di criticare le favole altrui, tra l’altro nomi che hanno fatto la storia dei libri per bambini, ho pensato di cimentarmi con la creazione di una mia storia, mettendomi in gioco in prima persona, unendo la mia passione per la scrittura con il mio vecchio amore per il disegno.
Da una recente idea, in un altro momento vi racconterò la genesi, è nata la favola:
Da una recente idea, in un altro momento vi racconterò la genesi, è nata la favola:
“CAPELLIBLU”.
Per chi volesse leggerla, la favola è disponibile al seguente link.
Potete scaricarla, stamparla, leggerla a video...
Mi farebbe piacere ricevere successivamente i vostri commenti, in particolare quello che hanno detto i vostri figli, come si è svolta la lettura e se, per quelli più grandicelli, è stata utile per parlare insieme di alcuni temi che emergono dal racconto (non vi anticipo niente).
Potete farlo scrivendo un commento a questo post o inviandomi una mail (babbonline@gmail.com).
Se qualche bambino apprezzerà particolarmente la favola, potete chiedermi via mail un disegno personalizzato sul personaggio CapelliBlu o su una parte della storia. Sarò contento di inviarvelo.
"Quando venne alla luce, i genitori rimasero qualche minuto a guardarlo in silenzio. Il loro sguardo si era fissato sui folti capelli. Su un particolare preciso, il colore. Il bambino aveva i capelli blu. Ai loro occhi si trattava di una cosa inconcepibile perché tutti avevano capelli neri. Da sempre il nero era l'unico colore di capelli che avessero mai visto. Di qualsiasi tipo: ricci, ondulati, lisci, leggermente mossi, corti o lunghi ma rigorosamente neri. Uomini, donne, giovani e vecchi. Nessuno faceva eccezione."
Non mi resta che augurare BUONA LETTURA!
Fatela conoscere e condividetela con altri.
Ho liberato una favola, spero che volerà in lungo e in largo andando a trovare tanti bambini.
Bello! Ma quanto disegni bene!
RispondiEliminaGrazie :)
EliminaCiao,
RispondiEliminala tua favola è proprio bella, semplice e intensa, bravo!
mia figlia ha meno di due anni, non so se riuscirò già a leggergliela, ma proverò a raccontargliela la sera mentre la metto a nanna...
Le nostre figlie sono ancora piccole...
EliminaMa c'è tempo ;)
Ho stampato la tua favola, una di queste sere la farò leggere al mio ometto e poi ti dirò, qui siamo sensibili ai temi della diversità e dell'accettazione.
RispondiEliminaComplimenti davvero.
BENE! Credo sia il tema del presente e del futuro.
EliminaAd esempio, leggendo la favola de “Il brutto anatroccolo” mi piaceva poco l’idea dell’anatroccolo che alla fine per essere felice deve trovare qualcuno che sia uguale a lui (nel suo caso i cigni). E se qualcuno uguale non ci fosse stato? E poi non vorrei che i bambini pensassero di fronte a qualcuno “diverso” (es, per il colore della pelle, visto che le classi e la società sono sempre più multietniche) che dovrebbe andare con quelli “uguali” a lui. Piccole riflessioni, forse “cervellotiche” da adulto, che mi hanno portato a scrivere il racconto.
Visto che tuo figlio è ufficialmente il primo lettore, per la Befana gli arriveranno un paio di disegni da colorare personalizzati "Per Alessandro" (per email visto che la Befana nonostante l'età usa la tecnologia). Per me sarà un divertimento :)
Un abbraccio.
P.S. Allora aspetto vostri commenti ;)