Prendo
spunto dall'articolo “Le madri non sbagliano mai. E se sbagliano
i padri?” (link), del sito PATERNITA' OGGI,
nel quale viene citata la prefazione del libro
“Genitori, grandi maestri di felicità”.
Si legge che sulla base dell'esperienza dell'autore, uno psichiatra,
i figli dimenticano
facilmente gli errori delle madri mentre ricordano bene quelli dei
padri.
In particolare, le ultime ricerche evidenziano che i
figli sono molto più soddisfatti delle madri rispetto ai padri,
ai quali rimproverano
principalmente il livello di reddito familiare non adeguato a
soddisfare tutti i loro bisogni.
Premesso
che ogni ricerca deve essere contestualizzata, credo che i risultati
meritino comunque una riflessione. Io l'ho fatto nel modo più
semplice e diretto, partendo dalla mia esperienza.
Ripensando
al mio passato mi sono reso conto che nei “giudizi” personali sui
miei genitori sono sempre stato più duro nei confronti di mio padre
rispetto a quanto fatto con mia madre. Ho realizzato di essere stato meno
indulgente nei suoi confronti, forse anche adesso.
Non
credo che nel mio caso sia legato al discorso del ruolo di “capo
famiglia” che normalmente in passato si attribuiva al padre. E
neanche al tema del “paradosso del padre”, di cui ho già scritto
in un precedente post (link).
Mi
sono convinto che questa minore indulgenza sia in realtà una minore
comprensione delle sue ragioni.
L'unico
modo per evitare queste situazioni è il dialogo. Parlare,
raccontarsi e ascoltare. Farsi conoscere come persone, non solo come
genitori. Non con l'intento di convincere qualcuno ma con l'obiettivo di spiegare le proprie idee, le proprie scelte e certi comportamenti.
Questo
me lo prendo come impegno nei miei confronti e nei confronti di mia
figlia ancora piccola.
Per
gli errori dei papà non c'è da preoccuparsi, ce ne saranno comunque.
Io sento un'esigenza di simmetrismo e pariteticità nelle responsabilità. Anche nei ruoli? Non so, non ho risolto nè proprio mai affrontato una riflessione sui ruoli in questi termini. Sono confusa devo dire. Non so neppure bene da dove cominciare il percorso. BEllo avere spunti.
RispondiEliminaApproposito (anche) del tuo vecchio post, pure molto interessante: Non trovi che il paradosso sia da essi (papà) stessi creato? Dire che è la società a perpretarlo ancora fa torto ai tempi. Forse i tempi sono maturi perchè questo paradosso venga risolto. Un bimbo piccolo valuterà suo padre secondo i parametri di valore che esso stesso gli ha trasmesso. Credo che se un padre pensasse più allo spazio familiare questo paradosso non avrebbe ragione di essere. Ovvio che non sempre è possibile.
Credo anche io che i tempi siano maturi, con l'avvento di nuove generazioni di padri, per superare questo "paradosso".
EliminaNon avevo mai pensato al fatto che i miei figli da grande, potrebbero giudicarmi e rimproverarmi certi comportamenti, eppure con i miei genitori l'ho fatto anch'io e per delle sciocchezze per di più. Oggi mi pento, perché da mamma so che il giudizio di un figlio può fare molto male e un po' temo che arrivi il momento. Speriamo non siano impietosi!!! ;-)))))))
RispondiEliminaE' normale, l'abbiamo fatto tutti da figli.
EliminaCome diceva mia nonna "la vita è una ruota"...
Anche io ricordo più facilmente gli errori di mio padre. Forse però queste nostre considerazioni sono imputabili anche ad una generazione ormai passata nella quale la donna-madre era relegata a casa 24 ore su 24 a fare la mamma e quindi ad essere un punto di riferimento. Poi che dire sulla comunicazione, allora forse ce n'era poca tra genitori e figli, i ruoli erano ben distinti. Oggi c'è complicità, confidenza, dialogo e credo che non sia per loro come lo è stato per noi. Forse.
RispondiEliminaProbabilmente perché i padri volevano darsi questa immagine di uomini che con sbagliano mai, tutti d'un pezzo.
EliminaPer me invece tutto il contrario, con mio padre un'affinità elettiva mentre con mia madre guerra aperta (a parte gli anni dell'infanzia). Nonostante mio padre viaggiasse spesso per lavoro, i momenti passati insieme erano speciali, anche la sincerità con cui mi ha sempre parlato. Io sapevo che per me ci sarebbe stato, anche a costo di correre dall'altra parte del mondo.
RispondiEliminaCon mia madre era più complesso, ha una personalità difficile e oppressiva. Quindi vedi, le mamme sbagliano e i figli se lo ricordano, anzi è un dolore immenso che non si cancella mai del tutto, anche se poi cresci e ne vieni a patti. Con i ricordi e con il genitore, almeno per me è stato così.
Io vorrei solo che in mio figlio restasse il ricordo di un amore grande, anche se ne abbiamo combinate tante come genitori. Ma lui è uno tosto e sono certa che ci perdonerà ...
Al di là dei ruoli madre/padre contano le personalità dei genitori.
EliminaCredo che i nostri figli ci ameranno con i nostri pregi e i nostri difetti e ci ricorderanno con il giusto affetto indipendentemente dagli errori che la vita porta con sè.
Alex è sicuramente uno bello tosto ;)
Sai cosa ricordo io? Probabilmente l'unico scapaccione che mi ha dato mio padre, mentre tutti quelli presi da mia madre...volatilizzati!
RispondiEliminaLa nostra è una nuova generazioni di genitori e i nostri figli vivono una famiglia nuova, quindi queste ricerche secondo me lasciano il tempo che trovano, ne sono convinta!
Uno degli aspetti positivi di queste ricerche è di farci riflettere sul passato, dandoci un punto di vista, per cercare di non ripetere gli stessi errori.
EliminaNuove generazioni di genitori, nuovi errori ;) Normale che sia così...
Ricordo quando capii che mio papà era una persona, con tutte le sfumature che questo comporta. Fu una grande delusione che si trascinò dietro molta rabbia: fino a quel momento lui era solo Papà, pieno e tondo, indiscutibile.
RispondiEliminaNon so da cosa possa dipendere la maggior indulgenza verso le madri dello studio che citi. Ma sarà poi vera..?
D'altra parte sappiamo bene che i nostri figli devono uccidere il padre, come da metafora epica, per trovare la loro strada..con la madre il rapporto è sempre un po' più carnale. Il che però non ci mette al riparo dai colpi che l'adolescenza riserverà anche a noi..aiuto..
La cosa peggiore per me, e prima o poi un post lo concludo sul tema, è il fantasma biblico delle colpe dei padri che ricadranno sui figli. È vero che quello che facciamo andrà a costituire il loro bagaglio...se li equipaggiamo di armi spuntate fanno pure bene a non essere indulgenti...
Ti leggo spesso e non commento mai, vista la lunghezza e confusione di questo commento immagino spererai che torni a fare come prima! Sorry.
Innanzitutto grazie per il commento, apprezzo sempre chi aggiunge il proprio pensiero al mio e la lunghezza è sicuramente un elemento che mi piace. Quindi, spero di leggere altri tuoi commenti ;) Spero che questo sia il primo di una lunga serie.
RispondiEliminaPurtroppo è verissimo che le colpe dei genitori ricadono sui figli, nel senso degli errori che commettiamo (ad es. se siamo troppo appensivi e facciamo crescere figli insicuri). L'unica speranza è quella di commetterne pochi e lievi, perché di errori ce ne saranno per forza. Se non ci fossero, sarebbe un altro errore. Forse anche la perfezione in questo caso lo sarebbe.
Sono convinto che i padri non devono avere paura di crescere figli che li "spodesteranno" (come i miti raccontano). Anzi, ne dovrebbero essere fieri. I figli dovrebbero "spodestare" i padri (intendendo i genitori) nel senso di sostituire la loro autorità con la propria, diventare adulti in grado di prendere le proprie decisioni assumendosi le relative responsabilità.
Mi spiace veramente vedere intorno tanti figli anagraficamente adulti ma che non si comportano ancora come tali. E genitori compiaciuti di questo perché garantisce loro ancora un senso. In questo sta il loro fallimento (a mio parere).
Le memme non sbagliano mai? Eccome, forse anche più dei padri che semmai hanno la scusante di avvicinarsi davvero al ruolo di padre oggi che il tabu "uomo duro e crudo" sta svanendo per cedere il posto ad individui e genitori a tutto tondo.
RispondiEliminaio sbaglio, troppo mi dico ed ha solo 2 anni
E' bene non essere troppo severi con se stessi.
EliminaVero, i papà hanno più scusanti ;)