Il sistema antiuscita a infrarossi di mia figlia
Chi
ha bambini sa quanto sia difficile uscire dalla loro stanza dopo che si sono appena addormentati.
Sembra,
quasi, che abbiano un piccolo pulsante, nascosto chissà dove nel loro
letto, che premono appena sentono che gli occhi si stanno per chiudere. Il
congegno attiverebbe un sistema di rilevazione a infrarossi davanti alla
porta della loro camera per controllare che tu non esca.
Basta
il minimo rumore come lo
scrocchiare delle ginocchia, un lieve cigolio del parquet o
semplicemente struciare lungo il muro per vedere aprire improvvisamente
gli occhi come se fosse appena
scoppiata una bomba a pochi centrimenti dal loro cuscino.
Nel giro di qualche secondo scopri se
sei stato scoperto perché senti una vocina stizzita che ti richiama all’ordine:
“Babbooooooo” o “Mammaaaaaaa”.
Non puoi considerare passato il
pericolo neanche dopo essere uscito dalla stanza. Sembra che riescano a
percepire lo spazio vuoto occupato dal tuo corpo fino a pochi minuti prima.
Credo che ogni genitore sviluppi
proprie teniche di allontanamento dal
letto dei propri figli nel modo più silenzioso possibile.
Mi sono divertito a individuare
alcune modalità che permettono di uscire dalla cameretta minimizzando i possibili rumori:
- la modalità “vogatore”:
chi sta seduto accanto al lettino può uscire rimanendo in quella posizione
e spostandosi con l'aiuto delle gambe e delle braccia come si fa con il vogatore.
- la modalità “gobbo di Notre-Dame”: uscire camminando con la schiena e le gambe piegate pensando
che la posizione curva sia più silenziosa di quella eretta.
- la modalità “mimo”:
uscire dalla stanza compiendo i normali movimenti ma a rallentatore.
- la modalità “moonwalker”:
provare a uscire camminando all’indietro guardando il bambino. Questo permette di percepire eventuali movimenti
delle sue palpebre per fermarsi al primo movimenti evitando che li apra
definitivamente.
- la modalità “passo del giaguaro”: uscire distesi a pancia in giù, al di sotto della linea del letto, riducendo al minimo le probabilità di essere intercettati. Tratta dalle tecniche di addestramento militare, in questo caso è
proprio una “guerra” per il sonno.
- la modalità “Matrix”:
superare le leggi conosciute della fisica per fare movimenti veloci senza fare alcun rumore, riuscendo anche a fermarsi a mezz'aria. Non tutti possono raggiungere questa tecnica. Leggenda vuole
che, al di là dell’impegno, sviluppino certe capacità solo i genitori di
gemelli numerosi (dai quattro in su).
Il sistema antiuscita a infrarossi di mia figlia |
- la modalità “vogatore”: chi sta seduto accanto al lettino può uscire rimanendo in quella posizione e spostandosi con l'aiuto delle gambe e delle braccia come si fa con il vogatore.
- la modalità “gobbo di Notre-Dame”: uscire camminando con la schiena e le gambe piegate pensando che la posizione curva sia più silenziosa di quella eretta.
- la modalità “mimo”: uscire dalla stanza compiendo i normali movimenti ma a rallentatore.
- la modalità “moonwalker”: provare a uscire camminando all’indietro guardando il bambino. Questo permette di percepire eventuali movimenti delle sue palpebre per fermarsi al primo movimenti evitando che li apra definitivamente.
- la modalità “passo del giaguaro”: uscire distesi a pancia in giù, al di sotto della linea del letto, riducendo al minimo le probabilità di essere intercettati. Tratta dalle tecniche di addestramento militare, in questo caso è proprio una “guerra” per il sonno.
- la modalità “Matrix”: superare le leggi conosciute della fisica per fare movimenti veloci senza fare alcun rumore, riuscendo anche a fermarsi a mezz'aria. Non tutti possono raggiungere questa tecnica. Leggenda vuole che, al di là dell’impegno, sviluppino certe capacità solo i genitori di gemelli numerosi (dai quattro in su).
Nessun commento:
Posta un commento