Ultimamente mia figlia ha perso un po' della sua voglia di andare all'asilo. Non credo ci sia un motivo particolare, probabilmente è un insieme di fattori: l'arrivo del primo caldo, la primavera, i mesi passati, un po' di routine.
Mi sto rendendo conto che noi genitori abbiamo una visione idilliaca, o comunque molto edulcorata, dell’asilo. Andare all’asilo non è come avere un biglietto gratis compreso di saltafila per Disneyland.
Nonostante tutto, l’asilo è un ambiente chiuso, a parte lo spazio del
giardino che, comunque, è recintato. E’ un ambiente da condividere con altri
bambini, che si vedono tutti i giorni e che, comunque, non sono tutti i nostri
migliori amici. La giornata è scandita da attività precise, che se ne abbia
voglia o no. Ci sono le maestre che danno indicazioni su cosa fare, e in
alcuni casi anche su come farlo. Ci sono regole da seguire.
Da questa prospettiva, la tanto invocata dalle mamme e dai babbi differenza
tra l’asilo dei piccoli e il lavoro dei grandi appare molto ma molto più sfumata.
In realtà, temo, se potessimo fare il classico scambio di ruoli vedremmo tante somiglianze.
In realtà, temo, se potessimo fare il classico scambio di ruoli vedremmo tante somiglianze.
Trovo molto profonda questa riflessione. Non è da tutti cercare di guardare il mondo con gli occhi dei bambini. A mia figlia piace molto l'asilo ma se un giorno dovesse lamentarsi mi ricordero' di questo post. Grazie!
RispondiEliminaUn caro saluto.
Ketty
Cerco di utilizzare la prospettiva che mi offre mia figlia ;)
EliminaHai proprio ragione! Mio figlio me lo ha già fatto notare, chiedendomi se dovrà sempre andare a scuola come io dovrò sempre andare a lavorare e affermando sicuro che l'asilo non è brutto ma stare a casa con i genitori o i nonni e' molto meglio perché e' "libero".
RispondiEliminaAlcune volte mi sembra che tra nido/asilo/scuola abbiano già iniziato un percorso con impegni come gli adulti.
Elimina