Le confidenze dei figli
vanno prese quando arrivano. Colte al volo. Sono treni che passano e
non devi farteli scappare. Sono brevi apparizioni alle quali ti viene
data l'opportunità di assistere. Sono una porta che si apre di un
piccolo spiraglio e solo per un breve magico momento.
Perché le confidenze non
arrivano mai in seguito a domande come “C'è qualcosa che non va?”
o “Va tutto bene?”. Le confidenze rifuggono dalle risposte, non è
il loro luogo ideale. Si nascondono in frasi che iniziano da chissà
quale argomento o in incisi di discorsi normali. Arrivano quando
vogliono, quando meno te lo aspetti, quando non sembrerebbe neanche
essere il momento giusto.
L'unica cosa che possiamo
fare è farsi trovare pronti. Che sia mattina presto, che sia tarda
notte, che si stia uscendo di corsa, che si stia mangiando, che si
abbia la testa piena di pensieri o assolutamente vuota, che si
aspettasse quel momento in chissà quale altra forma.
Da figlio posso
confermare come sia assolutamente vero che le confidenze vadano prese
quando arrivano. L'essere sempre stato poco loquace come figlio mi ha
dato la consapevolezza di non aspettare risposte dirette e immediate
alle mie domande e la certezza di dover stare solo pronto ad
ascoltare.
Perché le confidenze dei
figli vanno prese quando arrivano.
Nessun commento:
Posta un commento