Qualche
tempo fa mi sono reso conto che spesso veniva chiesto a mia figlia,
anche da me, di colorare dei disegni prestampati facendo particolare
attenzione a non lasciare spazi bianchi e a non andare fuori dalle
righe.
Questo
faceva sì che quando si trovava di fronte a un foglio bianco da
disegnare secondo la sua ispirazione del momento, lei si bloccava.
Sembrava non avere idee. E se poi iniziava a disegnare, già dopo i
primi tratti di matita, diceva che non le piaceva e voleva cancellare
tutto.
Se
non li abituiamo sin da piccoli a muoversi in uno spazio vuoto che
possono riempire a loro piacimento, ma solo all'interno di righe già
stabilite da altri, sarà veramente difficile che prendano da soli
l'iniziativa e sarà normale che cerchino spazi prestabiliti entro i
quali stare.
Inoltre,
ai loro occhi apparirà sicuramente più bella un'illustrazione di un
libro rispetto a quello che potrebbero mai disegnare loro.
In
realtà per un bambino disegnare è un'attività che viene quasi
naturale. Tutti sanno cosa succederebbe alle pareti di una stanza
lasciata in balìa di un bambino con dei pennarelli.
Perché
disegnare, e forse è qui l'equivoco, non significa “fare un bel
disegno”. Disegnare vuol dire esprimersi, liberare la propria
fantasia e usare la libertà di rappresentare quello che si vuole.
Ma,
si sa, anche alla fantasia e alla libertà bisogna essere abituati.
Quindi,
più fogli bianchi per i nostri figli.
Mi piace questo post e mi rassicura su quello che faccio con i miei figli, grazie!
RispondiEliminaGrazie a te per il commento.
EliminaL'obiettivo di quello che scrivo è proprio di condividere le esperienze tra genitori.