mercoledì 26 settembre 2012

Incroci di vite


Solo qualche ora prima in visita all’ospedale, nei reparti dove sembra che la morte riposi nelle sedie vuote delle stanze o passeggi silenziosa nei corridoi. Sicuramente è nei pensieri di molti, dei pazienti e di chi fa loro visita. Esci ma qualcosa ti rimane appiccicato nella mente ancora per un po’. Come quelle macchie di pennarello sulle mani, che non si lavano via subito ma rimangono qualche giorno sbiadendo via via lavaggio dopo lavaggio.
 
Poi cogliamo l’occasione di una bella giornata di sole, quasi un regalo dell’estate appena passata, per accontentare le richieste di “MA’E… MA’E” di nostra figlia. Mi ritrovo seduto sulla spiaggia a guardarla correre sulla riva del mare, dare calci alle piccole onde che si infrangono a riva per fare degli schizzi nell’acqua. Ho ancora le macchie di pennarello sulle mani. Guardo il suo sorriso e i suoi occhi pieni di gioia che cercano i miei e quelli della mamma.  Sono contento di poterli nascondere dietro un paio di occhiali da sole, che lei sia ancora così piccola, e così lontana da questi pensieri, da non doverle dare spiegazioni o rispondere a qualche sua domanda. 
 
Incroci di vite in momenti così diversi, quasi da creare un cortocircuito nella mente e nel cuore di chi assiste.
 
 

5 commenti:

  1. .....che poi esci da li e ti domandi del perché, il mondo continu (giustamente) a girare, indifferente ed incurante, di quello che succede li dentro. .......

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    1. ... e poi senti il contrasto stridente con i bambini piccoli che sti stanno intorno e che sono un inno alla vita.

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  2. ... e poi ti chiedi, quanto vale un attimo di felicità? Entrare lì riporta l'ago della bilancia esattamente in metà. Da una parte esiste la serenità, la gioia e la spensieratezza e dall'altra la sofferenza, l'angoscia. Gesti semplici come il giocoso sorriso di un bimbo aumenta il valore delle cose fino a diventare il più prezioso dei doni.

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  3. A me qualche macchia è rimasta indelebile, sono quasi vent'anni che stanno lì a ricordarmi il senso delle cose e la lista delle priorità. Le volte in cui le ignoro sono quelle in cui sbaglio.
    Niente come i bambini riescono a farci vedere la vita nel senso ragionevole del termine.

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