Credo che ci sia un fraintendimento sulla
creatività. Partendo dalla definizione scopriremmo che la creatività è “capacità
produttiva della ragione o della fantasia, inventiva”.
La creatività, quindi, non è solo la fantasia.
Non è prerogativa dei cosiddetti artisti ma vale anche per i matematici e per
gli ingegneri.
Non so se si possa insegnare la creatività,
credo che si possa insegnare ad avere un modo creativo di guardare il mondo.
Credo che si possa insegnare a descrivere meglio quello che abbiamo di fronte ai nostri
occhi. Che non abbiamo davanti un generico uomo. E’ giovane o vecchio? Come
è vestito? Che viso ha? Qual è la prima impressione che abbiamo guardandolo?
Che non vediamo solo “un albero”. Diverso se ci troviamo di fronte a una
quercia secolare o a un alberello appena piantato.
Credo anche che si possa insegnare ad andare un po’ oltre a quello che vediamo. Che una
forchetta può essere un arricciacapelli (cit. La sirenetta), che un guscio di
noce può diventare una barchetta o che si possa far apparire qualcosa in una
mano dopo averlo nascosto nella manica della felpa.
Qualche sera fa mi sono seduto con mia figlia
di fronte alla sua lavagna. Non so perché ma voleva assolutamente disegnare
cuori. Così, dopo aver disegnato il primo cuore con le fattezze che tutti
conosciamo, le ho proposto delle variazioni sul tema con le quali ci siamo
divertiti molto: un cuore grasso, un cuore magro, un cuore alto, un cuore
basso, un cuore sgonfio, un cuore spigoloso, un cuore casa, un cuore banana, un
cuore mela… L’unico limite è stato lo spazio della lavagna.
Visto che a me piace, ed è sempre piaciuto,
disegnare, mi ha molto colpito una frase del Direttore di Charlie Hebdo durante
la sua intervista di qualche settimana fa al programma “Che Tempo Che Fa”: “[…]
Tutti i bambini disegnano, è quando diventano adulti che smettono di farlo […]“.
Mi piacerebbe fosse così, ma non tutti i bambini disegnano. Per qualcuno la fantasia è qualcosa di interiore, da difendere, esiste ma non si mostra. Poi magari trovano altre vie, talvolta aiutati anche dalla tecnologia, un PC appare meno "personale" di una matita ...
RispondiEliminaLa creatività si può sviluppare, ne sono certa, soprattutto si può insegnare/imparare a guardare le cose da tante prospettive. E' quello che fai tu con tua figlia, è bellissimo.
Io provo sempre a buttare giù muri, per ora faccio solo piccoli buchi ma chissà :)
Piano piano, anche se un piccolo buco alla volta, viene giù il muro.
EliminaMi hai fatto venire in mente il film "Le ali della libertà" nel quale il protagonista negli anni scava un lunghissimo tunnel e alla fine riesce a tornare libero :)