martedì 26 luglio 2016

L’amore ha bisogno di personalizzare la realtà, anche quello tra padre e figlia.

In questi giorni di ferie nei quali posso godermi a pieno la mia famiglia, mi sono reso conto come ogni tipo di amore, compreso quello tra genitori i figli, tenda spontaneamente a cercare di personalizzare la realtà, per renderla unica per quel rapporto. 
 
Lo scopriamo da amici, quando alcuni gesti o parole richiamano esperienze esclusivamente personali e che possono essere comprese solo da chi le ha vissute direttamente ed insieme.   
Lo vediamo da fidanzati, quando scegliamo nomignoli per avere un nostro riferimento unico di coppia. Il nome vero vale per tutto il resto del mondo, quello solo per noi.
E' così anche per i genitori ed i figli.
Con mia figlia, mi capita di usare riferimenti a film che abbiamo visto insieme, l’ultimo “Dragon Trainer 2” (e poi dicono che alla bambine non piacciono i draghi o i cavalieri). Cambiare appena l’espressione del visto per richiamare animali che abbiamo visto nel nostro viaggio. Indicare una piccola cicatrice per ricordare una particolare caduta. O scoppiare a ridere alle prime parole di una frase, senza neanche bisogno di terminarla, sapendo bene dove si vuole andare a parare.
Non faccio esempi più concreti perché, ovviamente, non li capireste :)  

1 commento:

  1. mmmhm... Però se provi a scrivere qualche altro esempio, più che il rischio nostro di non capire, corri il rischio di scoprirti poeta...
    Buone ferie in famiglia
    Shalan

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