Ultimamente,
parlando con colleghi, amici o genitori dei compagni di mia figlia,
sento sempre più spesso frasi come “Quando i figli saranno
grandi...” “Quando andrò in pensione...” “Quando
i miei figli lasceranno casa...”. Sembra che gli adulti
sappiano solo rimandare progetti ad un futuro lontano, che appare loro come un Eldorado, perdendo la capacità di iniziare
progetti, interessi, hobby sin da subito, nel presente. Ovviamente
con tempi diversi, all’interno della propria giornata, ma con il
piacere e la consapevolezza di iniziare qualcosa che li vedrà
impegnati per più anni ma con differenti gradi di coinvolgimento.
I
bambini, al contrario, vorrebbero tutto e subito. Già la parola
“domani” suona alle loro orecchie come fosse “tra qualche
anno”. Per loro vale solo il presente. Il futuro non ha alcun
valore, paradossalmente in quanto avranno a disposizione molto più
tempo.
Come
adulti dovremmo insegnare ai bambini il valore di un progetto che si
sviluppa e cresce e non si esaurisca nel giro di poche ore. Che
sia imparare uno sport o uno strumento musicale, apprendere una
lingua straniera o semplicemente leggere un libro. Tutte attività
che prevedono un certo periodo di tempo, che presuppongono un impegno
che si proietta nel futuro.
Dai bambini dovremmo imparare
l’importanza dell’oggi, evitando di non rimandare ad un
domani non meglio precisato.
Dovremmo
imparare gli uni dagli altri,
come di solito avviene nei migliori rapporti tra persone.
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