giovedì 30 novembre 2017

Non c’è più rispetto (neanche fuori della scuola)

Ultimamente accompagnare mia figlia a scuola comporta un altissimo rischio di incrinare i rapporti con altri genitori.
Qualche giorno fa stavo per ripartire con l’auto quando mi sono trovato di fronte una macchina ferma in mezzo alla strada con una mamma che stava aspettando con molta calma che la figlia uscisse. Invece di parcheggiare, come fanno tutti, probabilmente per ottimizzare il tempo, almeno il suo, aveva avuto la brillante idea di fermarsi direttamente in strada. Così tanto pazientemente che ad un certo punto ho sfiorato il clacson per farle presente che, nel caso in cui non se ne fosse accorta, oltre a lei c’erano anche altre persone. Dopo aver fatto scendere la figlia è uscita anche lei per cercare qualcosa su uno dei sedili. Così tranquillamente che ho anche aperto il finestrino per chiederle se ne aveva ancora per molto. Il bello di tutto questo è che la signora si è anche risentita di questa premura che le mettevo.
Questa mattina mi sono avvicinato alla scuola vedendo letteralmente un nuvolone di fumo perché un genitore aveva lasciato acceso il motore dell’auto nonostante fosse sceso per accompagnare il figlio fino al portone. Ovviamente con la massima calma ha completato tutto il rito dei saluti mattutini compreso il bacino sulla guancia e l’augurio di buona giornata. Obbligando tutti, soprattutto gli altri bambini, ad attraversare quella nube di gas di scarico. 
Mi chiedo dove o quando abbiamo perso il rispetto nei confronti degli altri. Dove e quando abbiamo perduto l’attenzione verso le conseguenze delle nostre azioni sulle persone che ci stanno intorno.
Abbiamo perso, e questa perdita la stiamo trasmettendo anche ai nostri figli che assistono quotidianamente ai nostri comportamenti, la visione degli altri, concentrati ormai, forse per colpa di tutti questi selfie, solo sulla nostra immagine. 
        
Mi viene da canticchiare amareggiato la vecchia canzone di Zucchero “Non c’è più rispetto...” (ormai i miei ricordi musicali tradiscono la mia età).

3 commenti:

  1. Pensa che mi figlia a volte mi chiede: "Perchè quella macchina ha parcheggiato sul marciapiede che non si riesce più a passare?". Cercare di insegnare il rispetto degli altri è sempre più difficile, visto i mille esempi di non rispetto che si trovano lungo la strada. Una cosa che mi fa piacere è che capita di sentire bambini che dicono "Papà non si può attraversare è rosso!".
    Un saluto
    Lorenzo

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  2. Mio figlio ha iniziato lo scorso anno le scuole elementari e sinceramente all'inizio ero scioccata....ho visto e vedo ogni giorno, all'entrata e all'uscita, cose assurde...quando piove è il delirio.

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  3. La cosa più fastidiosa è proprio il fatto che pure si incavolano, cioè fanno le cazzate e quando glielo fai presente si incavolano...mi pare giusto! Io mica dico di essere sempre perfetta, può capitare di parcheggiare male, dove non si deve, passare la strada non sulle strisce, ma se qualcuno mi dice qualcosa chiedo scusa, mica mi arrabbio!

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