Per una specie di strano incantesimo, probabilmente fatto da qualche strega alla quale inconsapevolmente abbiamo fatto un torto, ultimamente tutti i fine settimana mia figlia alle sette è già in piedi nel lettino che ci chiama per scendere, dopo aver tentato invano di saltare le sponde.
Non riesco a trovare una ragione. Forse, come nella “Bella addormentata”, qualche strega permalosa che non è stata invitata per la nascita di mia figlia, ma non si può invitare tutti, o teme di non essere “la più bella del reame” o, addirittura, potremmo aver schiacciato una strega cattiva dell’est quando abbiamo messo la casetta per bimbi in giardino, proverò a battere tre volte i tacchi delle scarpine di mia figlia per vedere se torniamo alla normalità come ne Il mago di Oz.
L’incantesimo prosegue dilatando a dismisura il tempo, sembra che i giochi fatti insieme, l’uscita al parco o il curare le piante in giardino nella percezione di mia figlia occupino ore ed ore mentre in realtà si tratta di minuti. Basta niente per distrarla da qualsiasi attività per farla passare a cercare altro. La palla, l’annaffiatoio, il triciclo, l’altalena, lo scivolo, le matite colorate… Sembra la padrona di casa di una festa piena di invitati che teme di non riuscire a salutare tutti gli ospiti. Non si può far dispiacere a qualcuno, almeno un minuto di gioco deve essere garantito a tutti.
Passata la mattina, il pomeriggio si prospettava con lo stesso ritmo. Si trattava dell’ultima domenica a casa prima di andare in ferie al mare, dovevamo resistere.
Bisognava pensare a qualcosa da fare nel pomeriggio visto che il pisolino del dopo pranzo era stato veramente breve, ovviamente l’incantesimo valeva tutta la giornata non solo la mattina. Qualcosa che non fosse “già visto” o “già sperimentato” di recente.
Sì, perché le idee servono non solo quando fuori piove e non si può uscire, ad esempio in autunno, ma anche quando è troppo freddo, come in inverno, e anche quando è troppo caldo, in estate. Servono idee tutto l’anno.
Così, pensando e ripensando, abbiamo trovato una soluzione. Visto che è caldo e possiamo stare con pochi vestiti leggeri perché non utilizzare i colori lavabili per dipingere con i pennelli e con le dita? Dopo aver steso fogli bianchi sul pavimento, e tolte le scarpe, la piccolina, mamma e babbo si sono lasciati prendere dai colori e dalla fantasia. Due pennelli in tre, ma ognuno con ben 10 dita a testa, ci siamo divertiti realizzando unioni di colori improponibili, righe storte, strani cerchi, ghirigori e lasciando impronte di mani, piedi e polpastrelli.
Alla fine abbiamo messo i fogli di carta ad asciugare sulla siepe e siamo andati a toglierci il colore di dosso con la pompa dell’acqua in giardino.
Inizio a pensare che questo incantesimo non sia di una strega ma di una fata buona. Alcune volte è dura avere un diavoletto biondo in giro per casa dalle sette la mattina ma poi la sera ci guardiamo negli occhi ricordando le immagini delle tante cose fatte nella giornata passata insieme. Comunque, non guasterebbe, almeno una volta ogni tanto riuscire, una domenica, a dormire fino alle nove... se ci fossero fate in ascolto.