E'
innegabile quanto le scelte dei genitore ricadano sui figli, da
quelle più importanti a quelle più banali. C'è un periodo entro il
quale i figli non possono fare altro che subirle e muoversi nel solco
tracciato dalla loro famiglia. Oltre una certa età, che varia per
ognuno, per alcuni arriva prima, per altri arriva dopo, per altri
ancora, ahimé (dico io), non arriva mai, i figli potranno dare
l'impronta che vorranno alla loro vita. Liberi di allontanarsi, più
o meno, da quanto vissuto fino a quel momento.
Ho
sempre pensato che sarei stato in grado di spiegare a chiunque le decisioni prese solo se effettivamente fossero state le mie. Non potrei
riuscire a dare voce a scelte fatte seguendo semplicemente
l'indicazione di altri. Ho sempre messo in conto l'errore o
l'imprevisto. E' per questo che pur chiedendo consigli, per avere punti di vista diversi, ho sempre cercato di arrivare ad una mia scelta convinta.
Così sarò capace di chiarire a mia figlia certe
scelte fatte che, necessariamente, hanno condizionato, condizionano e condizioneranno anche la sua vita. Questo
non significa che sarò capito o, tanto meno, che lei le condividerà ma sono sicuro che almeno saprò di poter dare la mia versione.
Si, è decisamente il percorso che sto facendo come madre. Capire che prima o poi, le mie figlie, prenderanno la loro strada, avranno una loro personale visione delle cose e già ora posso dialogare ascoltando anche il loro punto di vista.
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