giovedì 15 gennaio 2015

La suscettibilità dei genitori (e delle mamme)

Ultimamente noto una certa suscettibilità da parte dei genitori. Questa sensazione, che poi così sensazione non è, deriva dal fatto che ultimamente sto collezionando una serie di incidenti diplomatici degna del periodo della “guerra fredda”. Questo non deriva da miei particolari atteggiamenti ma solo dal fatto di esprimere il mio pensiero su certi argomenti o semplicemente agendo, poiché di solito una persona agisce secondo le proprie convinzioni.
Così, partendo da cose banali, se di fronte alla proposta di un altro genitore di accompagnare tuo figlio da qualche parte tu declini educatamente dicendo che preferisci di no, tanto puoi portarlo tu dopo mezzora, le tue parole arrivano nelle orecchie dell’altro come “Sei un cattivo genitore, non mi fido di te!”.
Se valuti un’attività non adatta all’età di tuo figlio e, visto che ti propongono per farla con un altro bambino, tu esprimi il tuo pensiero, le tue parole arrivano nelle orecchie dell’altro come “Sei un cattivo genitore!”.
Se un altro genitore ti dice che accompagnerà in auto tre bambini dall’asilo alla palestra, che non è proprio dietro l’angolo, e a te passa per la mente di chiedere se ha i seggiolini auto per tutti, le tue parole arrivano nelle orecchie dell’altro come “Sei un cattivo genitore!”.
Personalmente credo che ognuno abbia il diritto di esprimere la propria opinione e non vivo le opinioni degli altri come giudizi nei miei confronti.
Sulla base della mia esperienza sono le mamme ad essere più suscettibili su questi argomenti. Probabilmente perché sono quelle che, nella maggioranza dei casi, si occupano in modo prevalente della gestione familiare, sono principalmente loro le scelte sui figli e, quindi, si sentono coinvolte in prima persona. Con i pochi, obiettivamente parlando, padri che si occupano dei figli in “modalità 50/50” con la propria compagna mi sono trovato a confrontarmi su diverse tematiche avendo posizioni diverse senza che nessuno si sentisse giudicato dall’altro. Probabilmente sono stato fortunato o semplicemente siamo ancora pochi per essere un campione statisticamente significativo. Ne riparleremo tra qualche anno.
Intanto… Keep Calm and Enjoy your parenthood

4 commenti:

  1. probabilmente non si sentono giudicati proprio perchè si occupano del figlio al 50% come hai detto tu e la parte che per l'appunto non si sente giudicata è il 50% che non si occupa del bambino :) tra l'altro il padre in genere si diverte a fare il poliziotto buono ed a far fare alla moglie quello cattivo quindi magari se si indignano vanno a dirlo alla mamm...moglie e lei poi agisce ;)

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  2. Bè, nel terzo caso (auto senza seggiolini) credo che il genitore in questione faccia bene a sentirsi cattivo genitore, poichè la sicurezza in auto dei propri figli e di quelli altrui dovrebbe essere una priorità
    Negli altri casi, ho provato ad immedesimarmi e credo che sentirei giudicate le mie scelte, non certo me come persona!
    Forse c'è solo tanto, troppo timore di sbagliare in noi mamme e nei genitori in generale e tanta insicurezza.

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    1. Effettivamente in questo periodo i genitori si sentono molto "osservati speciali" nella crescita dei loro figli.

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