giovedì 30 agosto 2012

Domande e risposte, giuste e sbagliate.


Ho capito una cosa e già questo non mi sembra poco. Ho capito che non bisogna smettere di fare domande. Anche se le risposte che arrivano non sono quelle che vogliamo. Anche se ad un certo punto ci convinciamo quasi che le nostre domande siano sbagliate e ci verrebbe la voglia di non farle più.
 
Ho capito che non sono le domande ad essere sbagliate e neanche le risposte lo sono. Forse, semplicemente, è sbagliato a chi, o a cosa, le stiamo rivolgendo.
E’ un po’ come continuare a domandare amore a qualcuno che non ci amerà mai, come domandare di capirci a chi non può o non vuole farlo, come domandare di farci sentire realizzati ad un lavoro che vuole solo farti eseguire compiti stabiliti.    
Forse cambiando persone, luoghi e situazioni le risposte giuste arriveranno.

lunedì 27 agosto 2012

Un premio per chiudere l’estate

Per chiudere bene la prima estate del mio blog, ho ricevuto un altro premio.
Questa volta è arrivato da Lucia di …ma la notte no!
 
Ringrazio Lucia per aver pensato a me per questo premio appena nato dalla fantasia della Puff (che io ribattezzo per l'occasione "Premio Cuore di Babbo"). 
 
Come ogni premio serio, ecco le regole da seguire:
Apporre il banner del premio sul blog o sul post
Avere figli in grado di esprimersi... più o meno
Scrivere almeno una chicca inedita del (o di uno dei) proprio figlio
Prima del secondo compleanno di mia figlia le avevamo insegnato la canzoncina "Tanti auguri". Le era piaciuta molto e bastava iniziare a cantarla che proseguiva tutta contenta. Una mattina presto, mentre ci stavamo per alzare dal letto, abbiamo sentito nel silenzio della casa la sua vocina che cantava "Tanti auguri". Ci siamo guardati e siamo andati piano piano alla porta della sua stanza. Lei dormiva tranquillamente. Probabilmente stava sognando di festeggiare il suo compleanno...
Passare il premio a 10 blogger moms con figli... diciamo birichini? Ed avvisarle.
Ne ho indicati 5 perché, diciamo, per me valgono doppio. Oltre ai contenuti (sono quelli che contano veramente) mi sono piaciuti molto i nomi dei blog.  

venerdì 24 agosto 2012

La quantità e la qualità del tempo in estate


L’estate sta per finire. Da settembre inizierà il nido e riprenderà il ritmo per tutti i componenti della famiglia, fatto dei cinque giorni lavorativi che, quasi trattenendo il respiro, ci porteranno alla boccata d'ossigeno del fine settimana. Per un po’ di tempo non ci saranno le pause di ferie da passare tutti insieme. Faticose, è vero, ma che ci avvicinano tanto l’uno all’altro. Proprio in questo periodo di continua crescita della nostra piccola.
In questi giorni riflettevo guardando come si è evoluto il rapporto con nostra figlia in pochi mesi. Il maggiore tempo passato insieme è servito per conoscerci meglio, per far crescere la nostra complicità ma anche per chiarire meglio che ci sono regole da seguire, ho ripetuto decine di volte che per attraversare la strada bisogna dare la mano perché ci sono le auto, e per avvicinarsi a piccoli e grandi traguardi nel percorso di ogni bambino, come l’arrivo del vasino.
 
Quante volte ho detto, e ho sentito dire, che è importante la qualità del tempo più della quantità. Non ne sono più così sicuro. Anche la quantità del tempo è importante per avere una certa qualità. Chi ama viaggiare come me sa bene che non è bello solo raggiungere una meta ma anche il viaggio stesso per arrivarci. Credo che lo stesso valga anche per i rapporti tra le persone.
 
In questa estate abbiamo approfondito molto la nostra reciproca conoscenza. Sia come singoli genitori, separatamente, che insieme come coppia. Sono convinto che siano importanti entrambe le tipologie di rapporti affinché si crei una confidenza con i figli come persone e come coppia. Anzi, mai come in questo caso, al di là dell’importanza di un progetto educativo comune, è bello e fondamentale che i figli vedano attraverso i propri genitori che ogni persona è diversa, con propri gusti, approccio e stile.
 
Così mi danno gioia le uscite padre e figlia, mi godo i momenti di noi tre insieme, mi riempio gli occhi sbirciando mamma e figlia e mi rallegro quando mia moglie mi racconta cosa hanno fatto quando io non c’ero.

lunedì 20 agosto 2012

Come compiere 6 anni per il 2° compleanno.

In vista del 2° compleanno di mia figlia avevamo iniziato a cantarle la canzone “Tanti auguri” qualche settimana prima, anche per farle imparare parole nuove. Avevamo inserito alla fine anche la prova del soffio delle candeline per essere veramente pronti all’evento.
La piccola si era appassionata subito e si era sentita coinvolta tanto che bastava iniziare che lei proseguiva fino alla fine. Arrivati al giorno del compleanno, davanti alla torta con la candelina accesa, ha iniziato timidamente a cantarla. Ma il vero divertimento è stato spegnere la candelina con il numero 2. Le è piaciuto così tanto che ha voluto riaccenderla e spegnerla un altro paio di volte.
A conti fatti, in realtà, abbiamo festeggiato 6 anni anziché 2.   
E’ proprio vero che i bambini di oggi vogliono bruciare le tappe.

lunedì 13 agosto 2012

In questa calda estate almeno piovono premi.


Francy di NOI E IL CAPO mi ha assegnato ben 2 PREMI: The versatile blogger e The red carpet.
Sperando che non si tratti di un colpo di sole di metà estate, RINGRAZIO di cuore e mi metto subito a scrivere questo post, seppur in ritardo, prima ci ripensi.

7 COSE SU DI ME
1. La mattina acquisto il dono della parola solo dopo colazione e doccia.
2. Non mi piace il pesce crudo.   
3. Vorrei poter viaggiare di più con la mia famiglia.
4. Non mi piace guidare.
5. Penso sempre che potrei fare altre cose invece di andare a dormire ma la mattina la sveglia suona presto.
6. Da alcuni anni il mio dolce preferito è la crema catalana.
7. Mi piacciono i libri di Erri De Luca

LE MIE RISPOSTE
Mi capirete se salterò alcune domande non proprio da babbo :)
1. Qual è l’ultimo acquisto fatto? Un costume ai saldi.
2. Quale sarà il tuo “must/have”primavera estate? Pantaloni corti.
3. Unghie lunghe o corte? -
4. Rossetto o gloss? -
5. Stivali o sandali? Sandali
6. Abbronzatura si o no? 
7. Profumo o acqua profumata? Il dopobarba vale?
8. Hai fatto programmi per l’estate? Ormai facciamo programmi last minute.
9. Occhi o labbra in primo piano? -
10. Terra o blush? Confesso che ho usato Google per capire cosa fosse il blush.
11. Palestra o dolce far niente? Né l’una né l’altro. Nuoto o corsa.
12. Short o mini? -
13. Capelli lisci o ricci?  Mossi, direi.
14. Il tuo colore per l’estate? Blu mare.
15. Giornata al mare o in montagna? Mare
16. Fondotinta d’estate? -

I MIEI 15 BLOG
Ho inserito 15 (in ordine sparso) dei miei blog preferiti, se qualcuno ha già il premio vale doppio :)

domenica 12 agosto 2012

Nessuna famiglia è un'isola

Si dice che il confronto con gli altri sia sempre un momento di crescita e di arricchimento. Ad essere sinceri mi sento di dire che sia quasi sempre così, aggiungerei sicuramente quel “quasi sempre”.
D’altronde da adulti abbiamo delle idee maturate nel corso degli anni e sulla base delle nostre esperienze, prendiamo delle decisioni e assumiamo delle posizioni. Penso, ad esempio, a chi sceglie di essere vegetariano, a chi decide di non avere la televisioni in casa, a chi abbraccia un fede religiosa o a chi ha una precisa idea politica. Ma potrei fare decine di altri esempi.

Mi rendo conto che da adulti possiamo anche costruirci intorno un muro alto e solido fatto di convinzioni e di riflessioni approfondite circondandoci di persone in sintonia con il nostro modo di essere, ma quando abbiamo dei figli questo non è più possibile. I bambini ci portano necessariamente ad un confronto continuo con il mondo esterno. Anche solo per il fatto che sono il collante con altri ambienti come il nido, la scuola, le maestre ed i genitori degli altri compagni.
Alcune volte è, e sarà, faticoso. Spiegare, dare la propria visione delle cose, proporre un punto di vista critico senza minimizzare quello degli altri, accettare critiche non sempre costruttive.
E' già iniziato... nonostante mia figlia abbia solo due anni. 

Del resto se “Nessun uomo è un'isola” (John Donne), figuriamoci se può esserlo una famiglia.