domenica 4 febbraio 2018

La chat della scuola mi fa avere simpatia dei politici italiani

Qualche giorno fa alla scuola elementare di mia figlia, proprio sul suo piano, si è verificato un episodio di teppismo: materiale gettato nei bagni che hanno intasato e fatto allagare due piani. Come spesso accade in questi casi, i colpevoli non sono stati individuati e l'unico provvedimento preso dalla scuola è stato di togliere la carta igienica dai bagni e darla in dotazione ad ogni classe, chi va in bagno la prende in consegna e al ritorno deve restituirla.

Avvertiti dell'accaduto dalla rappresentante di classe attraverso la chat dei genitori, ho letto con stupore le diverse reazioni.
C'è stata la mamma “innocentista”, che giura e spergiura che, no, i nostri figli sicuramente non sono stati.
C'è stata la mamma “femminista” che ha voluto specificare che sono stati i maschi, visto che il bagno del misfatto è il loro.
C'è stata la mamma “delatrice“, che qualcuno sa e ha visto sicuramente, bisogna spingere i bambini a fare la spia.
C'è stata la mamma “individualista“, perché non si può punire tutti per le colpe di qualcuno, nonostante in realtà non ci sia stata alcuna vera punizione.
C'è stata la mamma “catastrofista“, perché se succedono queste cose già in seconda elementare, di questo passo dove andremo a finire.
E così via...

Mi sono stupito che su un singolo episodio così poche persone esprimessero tante e diverse reazioni. Quasi da farmi avere simpatia, proprio in periodo di elezioni, dei politici che devono cercare di trovare un denominatore comune per tantissime persone.