venerdì 30 agosto 2019

Non ti dico che vengo a guardarti mentre dormi


Non ti dico che vengo a guardarti mentre dormi,
quando tutto intorno tace,
quando la notte cerca di prendere il sopravvento su di me
con mostri più terribili di quelli che ti spaventano quando è l’ora di spegnere la luce.

Non ti dico che vengo a guardarti mentre dormi,
quando torno ad essere per qualche attimo più uomo e meno padre,
quando posso passarmi una mano sulla guancia bagnata lasciandomi sorreggere dal muro contro il quale appoggio la schiena.

Non ti dico che vengo a guardarti mentre dormi,
quando le tue risate mi risuonano ancora nelle orecchie ed i tuoi sorrisi mi riempiono gli occhi,
quando il ricordo dei miei rimproveri chiede maggiore comprensione e fatica a trovare una giusta motivazione.

Non ti dico che vengo a guardarti mentre dormi,
quando vorrei ritrovare anche solo un briciolo della spensieratezza dei tuoi anni,
non rubarla a te, ma riprendere la mia ormai perduta per sempre come uno di quei palloncini sfuggiti di mano che non torneranno più per quanto possiamo piangere e battere i piedi per terra.

Non ti dico che vengo a guardarti mentre dormi,
quando si palesa tutta la mia difficoltà nell’indicarti un senso a tutto questo,
quando mi rendo conto di tutti i miei sforzi per dipingerti un quadro del mondo migliore di quanto in realtà sia, giustificandomi con la tua giovane età e non con la mia incapacità ad accettarlo per primo.

Non ti dico che vengo a guardarti mentre dormi.