mercoledì 30 maggio 2012

L’importanza di insegnare le regole con l’esempio.

Ultimamente, quando è a casa, mia figlia vuole togliersi i calzini antiscivolo e camminare a piedi nudi. Si siede per terra e con una mossa rapidissima appaiono i due piedini cicciottelli. Con la consapevolezza di aver fatto qualcosa che non deve, inizia a correre guardandoci e sorridendo come per dire “Se volete rimettermi i calzini, dovete prima acchiapparmi.” E così infatti avviene. Di solito poi si distrae con qualche gioco e se li lascia rimettere tranquillamente.

Proprio ieri sera, in attesa dell’ora della nanna, ho pensato di fare insieme qualche scarabocchio con le matite colorate. Ho preso tutto il materiale per poi metterci seduti sul tappeto ed iniziare a colorare. Per stare più libero e non camminare con le pantofole sul tappeto me le sono tolte e sono rimasto a piedi nudi. Mi sono seduto in attesa che si arrivasse anche mia figlia. Lei ha fatto un sorrisetto strano, che ho capito solo pochi istanti dopo. Si è seduta di fronte a me e la prima cosa che ha fatto è stata di togliersi i calzini.
Come spiegare a una bambina di 21 mesi che solo in quel caso poteva andare bene stare scalza perché era sul tappeto. Che non doveva rimanere a piedi nudi se voleva scorrazzare per casa sulle mattonelle perché alla fine avrebbe avuto dei ghiacciolini al posto dei piedi.

Ho imparato che a quell’età le regole sono regole, non si possono spiegare le eccezioni.
Ma soprattutto che, se è vero che si educa principalmente con l’esempio, i genitori non si possono mai distrarre neanche per un attimo perché i figli sono lì che ci guardano inesorabili.

4 commenti:

  1. Eh già, la parola "inesorabili" mi pare proprio azzeccata!

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  2. è vero, è proprio così. e la cosa si applica a regole ben più importanti per la loro salute, come quelle che riguardano la sicurezza. per esempio il casco i bicicletta e sui pattini. è vero che al parco giochi non è indispensabile ma un bambino non capisce che il parco giochi è una cosa, la strada un'altra. oppure le strisce pedonali. non si attraversa mai fuori dalle strisce in presenza di un bambino, è vero che un adulto sa che in alcuni casi si può fare ma un bambino non può discernere questi casi. in realtà quando diventano più grandi, verso i 3 anni sono proprio loro a riprenderci se facciamo qualcosa che noi o le maestre gli abbiamo detto che non si fa... :-D

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  3. Diciamo che almeno ci sono loro a guardia della nostra coerenza :)

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  4. condivido appieno ciò che scrivi....i nostri figli sono il nostro specchio e ritroviamo nei loro comportamenti i nostri atteggiamenti. I nostri figli ci richiamano ad una costante vigilanza su noi stessi è per questo che ci "aiutano" a metterci sempre in discussione...ci rendono migliori, più di quanto immaginiamo! Con loro viviamo in una sorta di "grande fratello" costante e come sottolinei tu, inesorabile!

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