martedì 18 settembre 2012

La “gag del ciuccio” mi strappa sempre un sorriso anche in piena notte.



Almeno una volta a notte, durante l’estate succedeva molto più spesso, mia figlia si sveglia per la sete e ci chiama per bere. Di solito la troviamo seduta nel lettino che, con il ciuccio in bocca, chiede “Acqua, acqua…”
Da qualche settimana ha iniziato a fare una specie di gag. Quando le porgo la bottiglietta dell’acqua, la prende e se la porta alla bocca sbattendo contro il ciuccio, ben sapendo di averlo ancora in bocca, come se volesse intendere “Come sono distratta, ho ancora il ciuccio in bocca!”. Poi mi guarda con un mezzo sorriso dicendo “Il ciuccio, ah ah ah”. Se lo toglie da sola ed inizia a bere.
Ormai sono affezionato a questo rituale notturno dell’acqua, che in famiglia abbiamo chiamato “la gag del ciucco”, tanto che mi fa alzare di buon umore anche nel cuore della notte e riesce sempre a strapparmi un sorriso nonostante il sonno. 

4 commenti:

  1. Noi stiamo li a pensare che sono piccoli e loro si inventano di queste cose...credo che a volte siano loro a spiegarci come va il mondo, e lo sanno fare pure meglio!!! Strepitosa la "gag del ciuccio" , si merita standing ovation

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  2. :) confermo.. bravo.... babbo! Certe "gag" ci fanno bene al cuore......non trovate?

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