lunedì 4 maggio 2015

I gruppi scuola di mamme su WhatsApp


Tempo fa avevo scritto un post sui gruppetti di mamme fuori dall’asilo. Ultimamente ne vedo sempre meno e ho cercato di capirne la ragione.
Sarà per un improvviso aumento degli impegni lavorativi, effetto del Jobs Act di Renzi? No, gli indicatori economici portano a scartare questa motivazione.
Le mamme hanno perso la loro abitudine alla chiacchiera e al confronto su nido/asilo/scuola dei loro figli? No, credo proprio che sarebbe più probabile un boom economico in Grecia.
C’è stata un’esplosione delle adesioni al trasporto scolastico? No, il pulmino è sempre lo stesso e non vedo bambino ammassati dentro o addirittura sul tetto.     
L’individuazione della motivazione mi toglieva il sonno. Temevo che il futuro di intere generazioni fosse in pericolo a causa di mamme disinteressate a tutti gli aspetti della crescita dei loro figli come istruzione, alimentazione, socializzazione, attività sportive o ricreative, conoscenza delle lingue straniere e dell’informatica.
In realtà, come spesso succede, avevo la spiegazione proprio sotto gli occhi.

Si sa che la tecnologia influenza e modifica i nostri comportamenti. Così è avvenuto anche per i gruppetti di mamme che dall’uscita di scuola si sono trasferite in comunità virtuali grazie a Whatsapp. I benefici ottenuti sono incalcolabili rispetto ai brevi momenti ben definiti nell’arco della giornata in quanto le discussioni tra mamme possono sfruttare il vantaggio di non avere vincoli né temporali né fisici. Si può comunicare in qualsiasi orario e da qualsiasi punto del pianeta.  
Non essendoci più quei limiti, si può parlare veramente di tutto: della scelta del regalo alla maestra, della gita dei bambini, della partecipazione agli eventi del weekend, delle ricette di dolci, di come fare la pasta madre in casa, ecc. L’unico limite è la fantasia delle mamme che, per definizione, è illimitata.
Così capita di avere questi dialoghi
“Ho visto tua figlia nella foto dell’asilo” – “Ah, sì? Ma dove?” – “Me l’hanno inviata su Whatsapp. Ma tu non ci sei?”
“Che ne pensi di quella proposta per la gita?” – “Quale?” – “Quella che circolava su Whatsapp. Ma tu non ci sei?”
Se non sei su Whatsapp, sei escluso da tutta una serie di informazioni. Se provi a ribattere dicendo che non hai letto niente sul quadernino delle comunicazioni dell’asilo, ti guardano come se avessi detto che stai ancora aspettando che dall’asilo arrivi il piccione viaggiatore con il messaggio legato alla zampetta.

Ci sono alcune cose importanti da sapere su questi “gruppi scuola” di Whatsapp:
1. sono composti interamente da mamme, come i gruppetti fuori dalle scuole. Difficile trovarci un padre, magari è finito per sbaglio nell’elenco dei numeri di cellulare. Su questi temi, più che Whatsapp si può tranquillamente parlare di Whatsmam.      
2. se sei entrato nel gruppo non ne puoi uscire. Come avviene nelle sette, chi abbandona compie il più grande sgarbo. Puoi non leggere mai i messaggi, puoi non commentare o rispondere mai ma non puoi uscirne. E’ una cosa che non si fa. Un po’ come togliere l’amicizia su Facebook. Ci si fanno dei nemici. Non vorrete mica inimicarvi tutte le mamme della scuola di vostro figlio? La regola è che il gruppo vale più del singolo. Guardate come è andata a finire tra Tom Cruise e Katie Holmes quando tra loro si è messa Scientology.         
3. è vivamente consigliato togliere la suoneria ai messaggi perché possono arrivare a qualunque ora della notte e del giorno. Alcune mamme, che vogliono rimanere anonime, mi hanno raccontato che d’inverno i messaggi possono arrivare anche la mattina alle cinque e mezzo. Se una mamma vede qualche fiocco di neve inizia la discussione se mandare o non mandare i bambini all’asilo, a chiedersi se la scuola sarà aperta. Mi hanno parlato di discussioni andate oltre la mezzanotte o di mamme offline tutto il giorno che alla sera hanno trovato così tanti messaggi da leggere da essersi addormentate con lo smartphone in mano.

Chissà a quale evoluzione dei gruppi di mamme porteranno le prossime innovazioni tecnologiche.

9 commenti:

  1. E' proprio vero...anche io faccio parte del "gruppo scuola" di Whatsapp delle mamme degli amichetti dell'asilo di mia figlia! Devo proprio confidare una cosa...ho scaricato whatsapp proprio perchè ero l'unica mamma a non averlo!!!Per fortuna ci limitiamo solo alle comunicazioni importanti quindi i messaggini non arrivano continuamente!!!

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    1. Infatti il mezzo è utile, bisognerebbe farne il giusto uso.

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  2. Per me il gruppo Whatsapp della classe è il male assoluto :D
    Mi serve giusto per avere i compiti in caso di assenza del pargolo ma per il resto sono comunicazioni assolutamente inutili, almeno per noi. Però devo dire che sono presenti anche alcuni papà, quelli dal piglio dirigenziale che hanno sempre in serbo qualche perla di saggezza.
    Ma, come spieghi bene tu, uscirne è impossibile!

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    1. Ormai i papà non li ferma più nessuno :)
      Tra l'altro, penso che i papà preferiscano il mezzo tecnologico ai gruppetti fuori dall'asilo o al parchetto.

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  3. le mamme delle scuole dei miei figli non sono tanto tecnologiche quindi almeno per ora non è stato creato alcun gruppo, solo alcune mamme singole con le quali ci si contatta saltuariamente. molto utile è stato quando il figlio grande ha dimenticato il libro di matematica durante le vacanze di Pasqua, e una mamma mia amica ci ha inviato le foto delle pagine necessarie per svolgere i compiti. in generale comunque non rinuncerei alla piccola riunione mattutina davanti a scuola, quei 5 minuti di chiacchiere prima del lavoro fanno bene alla salute!

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    1. Credo che 5 minuti di chiacchiere vis-à-vis valgano più di decine di messaggi su whatsapp.

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  4. O alla scuola materna di mio figlio non esistono questi gruppi o io non me ne sono mai accorta. D'altro canto, non ho whatsapp perchè il mio antiquato telefonino (appena comprato) ha due sim ma non la connessiona ad internet...per fortuna!
    Per ora le mamme si scambiano informazioni ai giardinetti, dopo la scuola, con la conseguenza che se non vado a prendermi mio figlio personalmente a scuola e poi ho tempo per andare al parco, non vengo a sapere nulla...beata ignoranza!!

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    1. Se a scuola di tuo figlio avessero fatto un gruppo su whatsapp l'avresti saputo sicuramente perché te lo avrebbero fatto notare, anche solo per non escluderti.
      Personalmente preferisco le mail. Apri la posta quando vuoi, puoi leggerle con calma, non ti senti in obbligo di rispondere subito e, di solito, si pensa di più prima di scrivere e spedire.

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  5. i messaggi sui gruppi di wapp delle mamme della scuola sembrano scritti dai nostri figli e non da adulti. un incubo di faccine e disegnini. da noi è entrata anche una nonna che scrive nello stesso modo. ma io fuggo anche dai gruppettini fuori dalla scuola, in genere un covo di pettegoli e pettegolezzi...

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