mercoledì 28 settembre 2016

Lo zen e l’arte di appuntare le matite

L’inizio della scuola elementare ha portato delle novità nel consueto svolgersi della giornata. Ad esempio, svegliarsi tutti i giorni alla stessa ora o preparare a casa la colazione di metà mattina.
Una nuova attività da fare è di controllare l’astuccio per vedere se ci sono delle matite colorate da appuntare. Di solito la sera, sul divano, prendiamo l’astuccio, il temperamatite e mia figlia verifica le matite che devono essere appuntate.
Tra l’altro, così affiancate nell’astuccio dimostrano la frequenza di utilizzo dei diversi colori. Come in un grafico al contrario, quelle più lunghe corrispondono ai colori poco, o per niente usati, mentre quelle più corte sono dei colori che hanno maggiore successo. Al momento i più utilizzati sono il celeste ed il verde, ovvero il cielo ed il prato.

Fare la punta ad una matita può sembrare semplice ma, vi assicuro, che stare accanto ad un bambino impegnato in questo compito vi mostrerà diverse difficoltà:
  • se si gira la matita senza fare la giusta forza non si appunta,
  • se si gira con troppa forza la punta può rompersi. E se rimane incastrata dentro il temperamatite va tolta, altrimenti non si riesce a continuare ad appuntare.
  • se si estrae la matita troppo velocemente la punta può rompersi.
  • può succedere che si appunti non solo la mina colorata ma anche il legno intorno con il risultato di avere una matita che può colorare solo tenendola inclinata da un lato.
  • quella bella punta perfetta è solo delle matite nuove, non è possibile riuscire a replicarla con un normale temperamatite.
Una volta riusciti ad ottenere qualcosa che ricordi la punta di una matita o che, comunque, permetta almeno di colorare c’è da svuotare il serbatoio del temperamatite. La scuola richiede rigorosamente un “temperamatite con serbatoio” per evitare assembramenti intorno al cestino e, soprattutto, per non avere a fine giornata la classe sporca.
Le prime volte svuotare il serbatoio è come aprire quei botti di Capodanno che sparano stelle filanti. Ma, vi assicuro, che non avrete voglia di improvvisare un trenino cantando “pe pe pepepepe”.
Imparato il modo giusto per aprirlo, è il momento di capire a quale altezza farlo. Deve essere all’imboccatura del cestino. Non dall’alto altrimenti ci sarà un “effetto nevicata” ed i residui finiranno tutti per terra, tutti intorno al cestino, nessuno dentro.

L’unica vera raccomandazione è di lasciarli fare perché impareranno, prima o poi.

1 commento:

  1. Ciao, complimenti, leggendo questo articolo "familiare" ho fatto un tuffo nel passato, sono tornata a quando mio figlio quindicenne Antonio chiedeva ancora il mio aiuto.
    Sono una lettrice e blogger compulsiva, adoro le matite...grazie a te ho scoperto di essere una frana nell'appuntarle!!!
    L'originalità è una dote rara, che apprezzo molto, ancora complimenti. Buona serata Cuore Zingaro

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