martedì 15 maggio 2012

Mamma, ho preso l’aereo!


Quando si parla di ferie con i bambini piccoli di solito ci sono due posizioni contrapposte.
Da un lato i genitori che non si muoverebbero mai con un bambino piccolo se non per una spiaggia vicinissima. Principalmente per comodità propria, troppo complicato organizzarsi tra biberon, passeggino, scalda pappa, ecc. In genere sono coppie non abituate a viaggiare neanche prima dell’arrivo dei pargoletti.
Dall’altro troviamo quelli che viaggiano ovunque anche con i bimbi piccoli. Li vediamo in giro, anche nelle città d’arte con passeggini ultraleggeri e, i più attrezzati, con porta bebè sulle spalle. Per lo più sono stranieri. Gli italiani non si adattano molto nei viaggi. In generale, figuriamoci con i bambini. Un po’ di adattamento ci vuole, da parte di tutti.
I primi criticano i secondi dicendo che questa voglia di viaggiare è solo egoismo dei genitori, che i bimbi hanno equilibri molto precari che è bene non mettere alla prova. Gli altri affermano convinti che è solo un problema di organizzazione e di flessibilità dei genitori, basta usare il buon senso. Che i bambini fanno esperienze e si abituano molto più facilmente di quanto possiamo pensare e, comunque, molto meglio dei genitori.

Tra questi due schieramenti noi ci troviamo in mezzo. Né sostenitori della vacanza con i piccoli ovunque e a tutti i costi né da ferie sotto una campana di vetro.  Così abbiamo deciso di provare il nostro primo viaggio in aereo con la piccola di 21 mesi. Dopo un paio di vacanze utilizzando come mezzo di trasporto la nave perché ci permetteva di imbarcare la nostra auto piena all’inverosimile di tutto l’occorrente, trasformata in una sorta di negozio per neonati su quattro ruote.
Poi, complice un’offerta imperdibile, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo trovato il coraggio di partire per una meta che fosse adeguata alla sua età.
Quando si va in aereo ci sono diversi tempi “morti” che non si possono più utilizzare per schiacciare il famoso pisolino, come si fa da viaggiatori senza prole, ma bisogna cercare di ravvivarli per i bambini. Dall’attesa in aeroporto, che comunque la possibilità di muoversi rende vivibile, al volo vero e proprio: il  problema reale. Abbiamo portato piccoli giochi, libri e matite per colorare. Ma la curiosità era troppa. C’era da guardare cosa facevano le hostess, cosa c’era nei carrelli che passavano e chi fossero gli altri passeggeri. Poi c’è quel bel corridoio stretto stretto che sembra fatto apposta per andare avanti e indietro.
Ad un certo punto un signore distinto si è avvicinato e con voce impostata mi ha detto: “Siamo in fase discendente e da medico le consiglio di dare il ciuccio alla bambina.” Ho ringraziato, anche se francamente non si percepiva affatto che l’aereo stesse diminuendo la quota. Non ho avuto la forza ed il tempo di rispondere che avevamo passato serate su internet per leggere tutte le implicazioni del volo per i bambini piccoli e che avevamo portato 2 ciucci di scorta, dell’acqua e qualcosa da mangiare (espedienti che servono per far deglutire i bimbi nelle fasi di salita e discesa dell’aereo per evitare problemi alle orecchie). Chissà cosa avrà pensato: “I soliti genitori improvvisati! Forse era del partito di quelli che “con i bimbi piccoli non si viaggia”. 
Durante il volo di dormire non se ne è neanche parlato. Il sonno è stato trattenuto con tutti gli sforzi possibili finché non ha toccato il seggiolino dell’auto a noleggio.

Quindi per chi sta pensando alle ferie per la prossima estate ed è indeciso su dove andare con i figli piccoli, e magari si chiede se valga la pena prendere l’aereo, mi viene da dire come nel film “Frankenstein junior”: “SI PUO’ FARE!

8 commenti:

  1. La mia duenne voleva aprire la porta dell'aereo per usarne lo scivolo come da disegno
    http://congedoparentale.blogspot.se/2012/01/sofia-in-aereo.html

    RispondiElimina
  2. Io credo di aver volato la prima volta a 20anni: Bea 4 anni già tre volte, Filippo (2) una.
    Beatrice ha volato la prima volta con lo zio di mia moglie: medico in pensione, senza figli, plurisposato e liberamente costretto all'accompagnamento. Se lo zio ha passato la prova (alla grande) tutto si può fare!
    Per quel che mi riguarda con i bambini piccoli amo la vacanza in montagna perchè:
    a. dormono molto di più
    b. non c'è la sabbia
    c. ci si lava 10 volte di meno
    d. è più fresco
    Stanziatemi con i bimbi, anche con i vostri, sopra i 1.000mt, e mi rendete un uomo felice!

    RispondiElimina
  3. A mio avviso sono i genitori meno organizzati ad andare in vacanza con il passeggino... La fascia, se hai un bambino piccolino, è indispensabile, altrimenti tra barriere architettoniche a ostacoli vari non vai da nessuna parte.

    L'ultima volta che siamo partiti io avevo figlia 2 sulla fascia sul davanti, uno zaino sulla schiena e portavo il valigione con una mano. La mamma aveva uno zaino, figlia 1 sul passeggino (anche figlia 1 se la gode in vacanza...) carico di borse e borsettine. Il problema è stato all'arrivo dell'aereo perché abbiamo dovuto aspettare che ci dessero questo benedetto passeggino...

    Insomma, se non c'era la fascia il viaggio sarebbe stato TOTALMENTE impensabile.

    RispondiElimina
  4. Serena ha già viaggiato due volte sull'aereo, la prima a cinque mesi verso Parigi, la seconda a 8 mesi verso la Spagna. In entrambi i casi abbiamo portato il passeggino e il marsupio, sicuramente più comodo il secondo, ma in alcuni casi indispensabile anche il primo. Se il bimbo poi viene allattato esclusivamente al seno, il viaggio diventa davvero una pacchia: a Parigi toglievo Serena dal marsupio solo per farla mangiare, per il resto sempre appesa al papà, se era stanca dormiva, sennò si guardava intorno entusiasta!
    Io sono una di quelle che crede fermamente che viaggiare sia solo un beneficio per i bambini, però lo si deve fare con tranquillità, sapendo che i ritmi sono diversi e i contrattempi molti.
    Però quante soddisfazioni! Quanto è stato romantico allattare al terzo piano della Tour Eiffel?!?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che immagine romantica!
      Considerando che mia figlia ha circa 20 mesi direi che il passeggino è stata un'ottima soluzione sia per poggiare qualche bagaglio che per avere un supporto per farla riposare un pochino.
      Mi piacciono proprio queste famiglie in viaggio! Noi eravamo abituati a mete non fattibili con bambini piccoli e abbiamo adeguato la nostra passione per i viaggi alle esigenze della nostra piccolina.
      Visto che in compagnia le gioie si multiplicano, adesso il nostro piacere di viaggiare è ancora più di prima perchè moltiplicato x 3 :)

      Elimina
    2. Hai ragione si moltiplica in modo esponenziale! E pensa che noi da settembre saremo in quattro...sto già sognando il nostro primo viaggio tutti insieme!
      Noi, più che adattare la meta, abbiamo spostato l'interesse, nel senso che stiamo lasciando quei viaggi meno adatti a fra qualche anno. Tanto il mondo è talmente ampio e pieno di cose da scoprire che si trova un posto dove andare anche con i bambini ;)

      Elimina
  5. Viaggiare con i bambini può essere una sfida particolare quando si vola con i vostri bambini in un periodo affollato di viaggio come il Natale, ringraziamento o le vacanze di primavera e avete bisogno di sapere che la maggior parte delle compagnie aeree stanno lottando per realizzare un profitto e hanno ridotto gli extra come bambini pasti o altri servizi speciali, quindi è spesso un po 'di più per mantenere un bambino occupato e felice, soprattutto se non si è preparati.

    Nitrotek

    RispondiElimina