lunedì 8 luglio 2013

Avere o essere


Non ho mai pensato che avere figli rendesse migliore degli altri, che avere un titolo di studio fosse indice di intelligenza o cultura, che avere un certo lavoro portasse con sé rispettabilità o levatura morale. In generale, non ho mai pensato che il possesso, avere o non avere qualcosa, attribuisse qualità alla persona. Magari fosse così semplice.
Forse perché nella mia vita sono stato così fortunato da conoscere persone che pur “senza qualcosa” erano veramente eccezionali, molto più di quelle che “con”. E questo mi è servito per farmi la mia idea di mondo.

Sul tema dei figli, poi. Sembra che ci sia un’escalation di valori. Come in una sorta di post-proletariato. Se non hai figli, molti si sentono in diritto di chiederti il perché non li fai. Se hai un figlio, allora si sentono in diritto di chiederti perché non fai il secondo.  
Diciamo che fare figli di per sé è piacevole, la Natura, o Chi per essa, ci ha pensato bene, altrimenti saremmo estinti ormai da un pezzo.
Ma vorrei evitare che il mio valore di persone fosse solo quello che deriva dal numero di volte che ho utilizzato la mia capacità riproduttiva.

“Avere figli fa di voi un genitore non più di quanto avere un pianoforte faccia di voi un pianista.” 
Michael Levine da Lessons at the Halfway Point.

11 commenti:

  1. Pensa a me ora che ho una femmina e un maschio: bene, così sei a posto!! O_o e se per caso volessi farne un altro?!?! Insomma come vedi c'è sempre qualcuno che ha qualcosa da ridire!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sembra come quando compri gli uccellini, quando hai la coppia (maschio e femmina) hai raggiunto il massimo.

      Elimina
  2. Ieri, ora di pranzo, sono in mensa con un collega -per inciso livello gerarchico superiore- in mezzo a discorso asili e scuole materne mi fucila: e voi il secondo?
    Va bene che siamo coetanei, stiamo forse diventando amici, i nostri figli l altra sera si sono incontrati ad una cena sociale. Sarà che io sono troppo sensibile e mi devo corazzare. Sarà che l'argomento in sé per me è delicato (...Quanto vorrei ma mi sembra che non posso.) L' effetto è stato tipo tram in faccia. Certe domande per me sono intime

    Sono partita per la tangente..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche per me certi argomenti implicano una certa confidenza. Ma poi uno che fa una domanda del genere cosa si aspetta di risposta?!?!?

      Elimina
  3. guarda io ne ho veramente piene le scatole di tutti quelli che mi chiedono "a quando il secondo?"
    ma fatti gli affari tuoi!!!
    Se poi dico "a dire il vero,al momento, sto bene così" mi guardano come se fossi un serial killer e iniziano con la loro logica "ma sei giovane, fanne uno ora, dopo ti pentirai"
    allora, se vuoi fare un figlio TU non rompere le scatole a ME!
    no?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo. Io cerco di non imporre le mie scelte agli altri ma sembra che per gli altri sia difficile non farlo.

      Elimina
  4. Ormai sono troppo vecchia per quella domanda ma sai che a pensarci non me l'ha posta quasi nessuno? Doveva essere piuttosto evidente la ragione per cui avevo deciso di smettere di procreare :D
    Comunque per ciascuno esistono vari momenti speciali che ci plasmano come persone, può essere un amore, un figlio, un lavoro ... una sola cosa non può definirci, hai ragione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ultimamente me la stanno ponendo in tanti che sono al secondo ma con situazioni e modo di pensare diversi dal mio.

      Elimina
  5. E' vero che avere dei figli non fa di me un buon genitore e avere una moglie non fa di me un buon marito... ma avere mia moglie ha fatto di me un uomo felice, avere una bimba ha fatto di me un uomo più felice e avere il secondo un uomo ancora più felice e completo, e ora con l'arrivo del terzo spero di mantenere l'andamento.
    Io non sono quello che ho, ma quello che ho ha fatto di me una persona diversa, forse migliore e sicuramente più felice.
    Ogni caso è diverso lo so, e che ogni coppia ha le sue scelte e opportunità, ma ora nella mia testa la mia felicità è così legata alla mia prole che a volte ti viene da chiederti perché ... e voi giustamente penserete ma questo perché rompe!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo molto spesso mi capita di sentir parlare persone con figli che neanche se ne occupano, non voleva essere una generalizzazione.
      E poi, proprio io che ho un blog sulla paternità... ;)

      Elimina
    2. Io volevo chiedere scusa per quelli come me che ogni tanto chiedono, spiegando cosa spinge alcuni di noi a fare in buona fede domande che mi rendo conto (spesso dopo) che a volte possono essere poco delicate, indiscrete o che richiederebbero risposte dolorose.
      Proprio io che leggo volentieri il tuo blog sulla paternità ;)

      Elimina