giovedì 24 ottobre 2013

La scelta del passeggino

Mi hanno segnalato il sito www.cercapasseggini.it il primo portale italiano d'informazione sul mondo dei passeggini. Visto che si tratta di un sito informativo e non di un singolo prodotto, mi fa piacere darne notizia. 
Tra l’altro, questo argomento mi ha riportato alla memoria il momento della nostra scelta.  

La scelta del passeggino è stata il primo passo che ho fatto nel mondo degli articoli per l’infanzia. Più che un mondo, un vero e proprio universo.
Ancora con una pancetta non ben definita (ovviamente non la mia ma quella della futura mamma) varcammo la soglia di un grande negozio, un po’ intimoriti da tutta quella oggettistica per bambini piccoli. Biberon con decine di tipi di tettarelle, provenienti da studi della Nasa per prevenire il rigurgito o qualunque cosa suonasse come una minaccia per i futuri genitori. Si sa che la paura è un’ottima leva di acquisto.

Addirittura c’erano negozi che per l’acquisto del passeggino proponeva un appuntamento per essere sicuri di aver il tempo per illustrare tutti i modelli e tutte le diverse caratteristiche.
La parte un po’ anarchica del nostro spirito fece sì che ci presentassimo una mattina presto, senza alcun preavviso, con la fatidica frase “Volevamo vedere un passeggino”.
Probabilmente la commessa ci avrà odiati ma abbozzò un sorriso e ci introdusse in uno stanzone pieno di passeggini. Passeggini ovunque. Aperti e chiusi, a terra e attaccati alle pareti. Sembrava che ci fosse stato un’esplosione.
Ci parlò di cose a me oscure. “Trio” o “Duo”. “Fronte strada” o “Fronte mamma”. “Chiusura a libro” o “Chiusura a ombrello”. “Gomme piccole” o “Gomme grosse”
Abituato a non perdere così tanto tempo neanche quando devo cambiare l’auto, dopo alcuni minuti il mio cervello si era disconnesso. Aveva messo il pilota automatico per annuire e sorridere ogni tanto a intervelli irregolari, per non creare sospetti di assenza di attenzione.
Mi venivano fatti alzare alcuni passeggini. “Senta come questo sia più leggero dell’altro!”
Attimi di imbarazzo.
“Mah, saranno grammi” pensai.
“Effettivamente…” dissi.
Ci fu anche la “prova bagagliaio auto” nel parcheggio fuori dal negozio per capire quali modelli entrassero.   
Uscimmo stremati e confusi da tutte quelle informazioni.
Ci fu anche un confronto con altri genitori che potevano parlare per esperienza diretta e, ovviamente, l’immancabile ricerca su internet di pareri di chi aveva già scelto un particolare modello e dava consigli.
E scelta fu.
Il futuro babbo cercò di influenzare, caldeggiando le ruote grosse parlando di improbabili scorribande nelle campagne vicino casa e possibilità di muoversi tranquillamente anche in spiaggia. Il fatto che ci fosse anche una pompa per gonfiare le ruote posteriori non era da sottovalutare.

Un consiglio per i futuri papà: se ve la sentite di influenzare la scelta del passeggino preparatevi a sostenerne la validità per i successivi tre anni in ogni futura occasione nella quale la vostra dolce metà, che nel frattempo si è ridotta ad almeno a  un terzo  visto che la dovete dividere con il pargoletto, vi sottoporrà dubbi sull’acquisto imputandovi la responsabilità principale. 

1 commento:

  1. Ciao, sono una tua follower e ti ho girato un premio :)
    http://lexoryvita.blogspot.it/2013/10/terzo-premio-liebster-award.html

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