lunedì 14 gennaio 2013

Echi dai sogni di mia figlia.


Iniziare a parlare significa anche sentire echi lontani dai sogni di mia figlia. Quando il sonno la porta lontano, chissà dove e chissà con chi.
 
La scorsa notte ho sentito la sua voce. Ero sveglio e mi sono affacciato alla sua camera. Tutto tranquillo. Mi sono avvicinato per vedere se nel suo movimento notturno da una parte all'altra del lettino si fosse scoperta. Alcune volte trovo il piumino in fondo ai suoi piedi o il cuscino accartocciato in un angolo.
All'improvviso, pur dormendo, ha iniziato a parlare. Prima quasi un sussurro ma poi ho capito chiaramente.
“Barbapapà...”
 
Sorrido. Spero che stia facendo un bel sogno con i suoi amici elastici e colorati e che qualche barbatrucco la tenga fuori dai guai, almeno di notte.
  

6 commenti:

  1. Io a volte mi incanto ad ascoltarlo...le sue parole richiamano chiaramente quello che ha fatto nel corso della giornata e spesso si mette a ridere forte...io mi devo trattenere!!!

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  2. Ihihih, anche la mia parla nel sonno (come la madre del resto ;)) ) solo che ancora non si capisce una mazza!!

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  3. che bella immagine quotidiana che ci hai regalato, ne ho un po di nostalgia...

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