lunedì 9 settembre 2013

Tutto questo dolore ti sembrerà più lieve

Non mi piace commentare fatti di cronaca “a caldo”. Preferisco prendermi del tempo perché certe reazioni di pancia lascino il posto a riflessioni di testa.

Così mi ritrovo a pensare al titolo “Ragazzo gay suicida”.
Non credo che ci si suicidi perché “gay”. O perché “con i brufoli”, “con chili di troppo”, “bravi a scuola” o “immigrati”. Secondo me, ma la mia è una presunzione, si fa perché “ci si sente diversi” e questo avviene perché “gli altri ci fanno sentire diversi”. Perché qualcuno ti chiama “brutto”, “ciccione”, “secchione” o “negro”.

L’adolescenza è un periodo molto delicato. Non si ha idea delle giuste proporzioni. Alcuni problemi sembrano montagne enormi non superabili. Alcune ferite danno un dolore che appare insopportabile.   
Credo che il dolore sia un’esperienza privata. Che non lo si possa capire fino in fondo e neanche, purtroppo, eliminare. Anche se lo vorremmo. Neanche per le persone, come i nostri figli, che amiamo tanto.

Chi riesce un po’ a immaginarlo, per sensibilità propria o per esperienze passate, può testimoniare che domani quel dolore sembrerà più lieve. Che vale la pena non fermarsi all’oggi. Che si riuscirà a sentirlo con occhi e cuore diversi. Chi può, dovrà mettersi alla fine del ponte con la mano tesa, perché non potrà ripercorrerlo di nuovo per fare da accompagnatore, incoraggiando ad andare avanti passo dopo passo. 

6 commenti:

  1. Qualche volta mi è capitato di parlarne con mio figlio, in modo soft ovviamente. Per me è importante che lui sappia che tutti i problemi si possono risolvere e soprattutto che noi ci siamo, magari solo dall'altra parte del ponte ma ci siamo.
    Perché per lui la diversità è pane quotidiano e deve poterne parlare sapendo di essere ascoltato. Certo se ora è dura non posso immaginare tra 7-8 anni ...

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    1. Purtroppo non è possibile eliminare la stupidità e l'ignoranza (nel vero senso del termine), bisogna essere preparati ad affrontarla.

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  2. Fondamentale credo il nostro ruolo e la fiducia che riusciamo a trasmettere loro perché viviamo in una società e questo, spesso e purtroppo, schiaccia. Sapere di avere un porto sicuro cui tornare può fare la differenza. Ce la metterò tutta.

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    1. Per me che venga dal mare il richiamo al porto è proprio di casa.

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  3. davvero, ci pensavo recentemente, lo sai, a come stavo io e al fatto che se mi avessero detto che un giorno sarei stata una persona, sì con tanti problemi, ma tuttosommato serena, non ci avrei mica creduto. Mi sentivo dannata. Però me l'avessero detto...

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    1. Alcune volte sentirsi dire certe cose aiuta. Anche se non ci crediamo, o non ci vogliamo credere. Ma ci permette di ragionarci.

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