Qualche
sera fa, dopo la seconda volta che costruiva uno dei suoi puzzle
grandi, mia figlia ha avuto l'idea di girare i pezzi. Ovviamente non
c'era l'immagine come nel lato principale ma una trama che ripeteva
piccoli disegni. Pretendere di fare il puzzle da quella parte
significava provare quasi ogni pezzo perché le differenze erano
veramente lievi e a occhio non si riusciva a individuare quello
giusto.
Lei
si gira proponendomi di farlo insieme.
Non
so perché, forse la stanchezza della serata o per non volerle far
fare una cosa che sicuramente non sarebbe stata in grado di fare da
sola in autonomia, ma mi è scappato:
“Non
si può fare, è impossibile”.
Mi
guarda alcuni secondi e spontaneamente mi gela con:
“Non
è impossibile. E' difficile.”
Sarei
sprofondato.
Nonostante
cerchi di stare attendo alle espressioni che uso quando parlo con
lei, questa volta ho proprio sbagliato.
Ogni
tanto sono i bambini che ci insegnano.
#ibimbicinsegnano
Ah però! La tua bimba non te le manda a dire per niente eh?!
RispondiEliminaHa iniziato già da piccola ;)
EliminaAh ah ah se solo fossimo più liberi da certi concetti prestabiliti......Verrebbe da dire Ben ci sta ;)
RispondiEliminaPurtroppo alcune volte ci escono dalla bocca. L'importante è rendersene conto...
EliminaChe grande!
RispondiEliminaE com'era finita?
Alla fine abbiamo fatto insieme il puzzle dalla parte dietro. C'è voluto più tempo ma alla fine è stato anche divertente. Sicuramente utile per lei perché le ha permesso di fare più attenzione ai piccoli dettagli.
EliminaAdesso fare il puzzle nelle due versioni (lato ufficiale e non) è diventato normale.
Ho notato che anche il dietro dei puzzle è curato ;)
la mia professoressa del ginnasio diceva sempre: "non ci sono cose facili o difficili, ci sono cose che si sanno o non si sanno fare". comunque è vero, per quanto puoi prestare attenzione a quello che dici, qualche volta la parola sbagliata ti scappa. e se loro ce lo fanno notare abbiamo la conferma però che le parole sono importanti e loro sono perfettamente in grado di capire le sfumature, quindi il nostro impegno è ben riposto.
RispondiEliminaDovremmo essere contenti quando gli "allievi" superano i "maestri" ;)
EliminaLeggendo il dialogo, come in un film, ho visto nitidamente tutta la scena, i tuoi gesti, sentito la tua voce e il tono. Te la sei cercata. Con una figlia così, poi ( e qui mi sono immaginata i suoi occhi mentre ti rispondeva)
RispondiEliminaSilvia