Qualche
sabato fa ho portato mia figlia a una “lezione prova” per alcuni
incontri di laboratori creativi per bambini. I “tre anni”
sembrano il limite minimo per partecipare a queste iniziative e
volevo vedere come era l’ambiente, come erano organizzati e
soprattutto se le piaceva.
Avevamo
pensato di farla partecipare a qualche attività senza pesare su una
settimana già abbastanza stancante, che non fosse percepita come un
ulteriore impegno ma come una piacevole novità oltre a quello che
fa alla scuola materna e con noi a casa.
Quando
siamo arrivati c’era una bambina di un anno più grande insieme
all'insegnante che aveva organizzato il corso. Non appena ha visto
colori e pennelli si è avvicinata al tavolo incuriosita.
Sono
rimasto seduto vicino all'ingresso, volevo che la mia presenza fosse
di minimo disturbo permettendo comunque di darle sicurezza in un ambiente
nuovo.
Dopo
che ho visto che ormai il ghiaccio era rotto mi sono allontanato, pur
rimanendo nello stabile della cooperativa, così da liberare tutti
dalla presenza di un osservatore esterno.
Dopo
una ventina di minuti sono passato davanti alla stanza. La porta a
vetri era aperta e mia figlia era intenta a ritagliare dei fogli di
carta colorata per fare una specie di collage insieme alla sua nuova
amichetta.
Quando
mi ha visto ha fatto un sorriso soddisfatto, si è avvicinata e
muovendo la mano mi ha apostrofato con:
“Babbo,
vai a fare una giratina.”
Credo che nel percorso di crescita dei nostri figli a noi genitori servirà sempre di più trovare la "giusta distanza" (come già scritto).
Vai a farti una giratina è fantastico!!!!! :)))
RispondiEliminaNon so come le vengano ;)
Eliminache bell'inizio! Mipiace la sua intraprendenza! Vero la giratina è bellissima, hai fatto la giravolta?!
RispondiEliminaLa "giratina", nel senso di "vai a fare un giro", "non stare qui". :D
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