Con il passare del tempo mi rendo
conto che molti cambiamenti, che in un modo o nell’altro determinano le
cosiddette tappe della crescita, spaventano molto più noi genitori, anche nelle
previsioni delle conseguenze sui bambini, che i nostri figli. L’ho notato su me
stesso ma anche leggendo altri genitori in Rete.
Il bambino è cresciuto, è l’ora di abbandonare il lettone
con le sbarre. Adesso che facciamo? Saremo
svegliati decine di volte da un esserino che si lancia tra le coperte a
qualunque ora della notte? Il lettone sarà messo sotto assedio dal piccolo?
Dovremo equipaggiarci con filo spinato intorno al materasso o scavare un
fossato con acqua e coccodrilli (così scopriremo finalmente il coccodrillo come
fa)? Metteremo i cuscini come fossero dei sacchi per una trincea?
Il pediatra ci ha consigliato di far lasciare il
ciuccio al bambino. E adesso? Sento racconti di bambini
aggirarsi per casa come in crisi di astinenza. Storie di incontri di gruppo
dove i bambini si presentano “Ciao, mi chiamo Nicola. Sono 10 giorni che non ho
il ciucco”. Saremo presi in ostaggio da nostro figlio che, sotto la minaccia di
un coltello da cucina, non ci chiederà di aprire la cassaforte, per chi ce
l’ha, ma ci obbligherà a restituirgli il suo amato ciuccio? Di notte nostro
figlio assumerà una voce cavernosa, impossesato dal demone del ciuccio perduto,
e si materializzerà nelle diverse stanze della casa?
Inutile rimandare oltre, certi
momenti devono essere affrontati. E poi succede che le cose avvengano, magari
non proprio in modo indolore, ma con uno sforzo sicuramente inferiore rispetto
a quanto immaginato.
Molto spesso, infatti, il nostro
timore deriva dalla necessità di dover affrontare una nuova situazione che fa
venire meno quanto di già rodato e funzionante che c’è nella gestione
familiare.
I bambini ci stupiscono anche
nell’affrontare nuove situazioni e possono arrivare anche vantaggi inaspettati.
Da quando abbiamo tolto il ciuccio a
nostra figlia la fase di addormentamento, com’era prevedibile, è più complessa
e al momento sta saltando il momento del riposino pomeridiano. C’è stato, però,
un elemento positivo che mi sono trovato ad apprezzare. Non succede più, come accadeva
spesso, che si svegliasse all’alba o nel corso della notte chiamandoci perché
aveva perso il ciuccio tra le coperte o le era caduto sotto il letto.
Ha colto nel segno. Certe consuetudini a volte sono delle sicurezze anche per noi genitori. I miei figli hanno vissuto senza particolari traumi sia il passaggio nel letto che la "sparizione del ciuccio"... però da quando abbiamo tolto il biberon praticamente non bevono più latte...
RispondiEliminaAnche per noi il latte la mattina sta diventando un problema, sembra che la tazza da grandi non trovi grandi simpatie :)
EliminaVorrei fare un "like, non si può ma idealmente lo faccio.
RispondiElimina;)
Eliminavero! mi ricordo che stress fu per me passare dal pannolone alle mutandine. Ho vissuto malissimo quel periodo, e ora a distanza di tempo, mi rendo conto di esser stata proprio stupida :-P
RispondiEliminaAnche quel passaggio è stato "forte". Comunque tutto rivisto dopo appare più sfumato.
EliminaSì anche noi è capitato, tolto il ciuccio finiti i risvegli!
RispondiEliminaQuello lo apprezzo tantissimissimo :)
EliminaMi strappa sorrisoni questo post... noi stiamo meditando il cambiamento del lettino a sbarre.. che dici ci buttiamo?
RispondiEliminaC'è anche che è dura crescere con la rapidità con cui crescono loro. A volte si resta indietro
Mi fa piacere per i sorrisi :)
EliminaButtatevi, via sbarre ;)
E' che non appena ci si abitua a una routine è già l'ora di cambiare...
Senti ma come la mettiamo quando una mamma che ama molto i cambiamenti e li attua con metodo e disciplina si scontra con un figlio che resiste al cambiamento con più metodo e coerenza di lei? Aiuto! Che poi pannolino, biberon e ciuccio sono stati delle passeggiate rispetto a quanto devo fare ora per modificare alcune quotidianità più complesse. Io ho rallentato ma non so per quanto resisterò senza strattonare ... uffa! :)
RispondiEliminaCi vogliono piccoli strattoni quasi impercettibili per l'altro, così si cambia quasi senza accorgersene :)
EliminaÈ proprio vero che i cambiamenti spaventano di più noi genitori. Io sono in fase svezzamento e mi rendo conto di quanto mi mancherà allattare e di avere paura di non stare facendo le cose nel modo giusto. Mi piace molto l'ironia con cui descrivi la cosa!
RispondiEliminaGrazie. Sono d'accordo con te, "l'unica strada è l'ironia" :)
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