martedì 14 gennaio 2014

I cambiamenti spaventano più i genitori che i bambini

Con il passare del tempo mi rendo conto che molti cambiamenti, che in un modo o nell’altro determinano le cosiddette tappe della crescita, spaventano molto più noi genitori, anche nelle previsioni delle conseguenze sui bambini, che i nostri figli. L’ho notato su me stesso ma anche leggendo altri genitori in Rete.

Il bambino è cresciuto, è l’ora di abbandonare il lettone con le sbarre. Adesso che facciamo? Saremo svegliati decine di volte da un esserino che si lancia tra le coperte a qualunque ora della notte? Il lettone sarà messo sotto assedio dal piccolo? Dovremo equipaggiarci con filo spinato intorno al materasso o scavare un fossato con acqua e coccodrilli (così scopriremo finalmente il coccodrillo come fa)? Metteremo i cuscini come fossero dei sacchi per una trincea?
Il pediatra ci ha consigliato di far lasciare il ciuccio al bambino. E adesso? Sento racconti di bambini aggirarsi per casa come in crisi di astinenza. Storie di incontri di gruppo dove i bambini si presentano “Ciao, mi chiamo Nicola. Sono 10 giorni che non ho il ciucco”. Saremo presi in ostaggio da nostro figlio che, sotto la minaccia di un coltello da cucina, non ci chiederà di aprire la cassaforte, per chi ce l’ha, ma ci obbligherà a restituirgli il suo amato ciuccio? Di notte nostro figlio assumerà una voce cavernosa, impossesato dal demone del ciuccio perduto, e si materializzerà nelle diverse stanze della casa?            

Inutile rimandare oltre, certi momenti devono essere affrontati. E poi succede che le cose avvengano, magari non proprio in modo indolore, ma con uno sforzo sicuramente inferiore rispetto a quanto immaginato.
Molto spesso, infatti, il nostro timore deriva dalla necessità di dover affrontare una nuova situazione che fa venire meno quanto di già rodato e funzionante che c’è nella gestione familiare.

I bambini ci stupiscono anche nell’affrontare nuove situazioni e possono arrivare anche vantaggi inaspettati.
Da quando abbiamo tolto il ciuccio a nostra figlia la fase di addormentamento, com’era prevedibile, è più complessa e al momento sta saltando il momento del riposino pomeridiano. C’è stato, però, un elemento positivo che mi sono trovato ad apprezzare. Non succede più, come accadeva spesso, che si svegliasse all’alba o nel corso della notte chiamandoci perché aveva perso il ciuccio tra le coperte o le era caduto sotto il letto. 

14 commenti:

  1. Ha colto nel segno. Certe consuetudini a volte sono delle sicurezze anche per noi genitori. I miei figli hanno vissuto senza particolari traumi sia il passaggio nel letto che la "sparizione del ciuccio"... però da quando abbiamo tolto il biberon praticamente non bevono più latte...

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    1. Anche per noi il latte la mattina sta diventando un problema, sembra che la tazza da grandi non trovi grandi simpatie :)

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  2. Vorrei fare un "like, non si può ma idealmente lo faccio.

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  3. vero! mi ricordo che stress fu per me passare dal pannolone alle mutandine. Ho vissuto malissimo quel periodo, e ora a distanza di tempo, mi rendo conto di esser stata proprio stupida :-P

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    1. Anche quel passaggio è stato "forte". Comunque tutto rivisto dopo appare più sfumato.

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  4. Sì anche noi è capitato, tolto il ciuccio finiti i risvegli!

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  5. Mi strappa sorrisoni questo post... noi stiamo meditando il cambiamento del lettino a sbarre.. che dici ci buttiamo?
    C'è anche che è dura crescere con la rapidità con cui crescono loro. A volte si resta indietro

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    1. Mi fa piacere per i sorrisi :)
      Buttatevi, via sbarre ;)
      E' che non appena ci si abitua a una routine è già l'ora di cambiare...

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  6. Senti ma come la mettiamo quando una mamma che ama molto i cambiamenti e li attua con metodo e disciplina si scontra con un figlio che resiste al cambiamento con più metodo e coerenza di lei? Aiuto! Che poi pannolino, biberon e ciuccio sono stati delle passeggiate rispetto a quanto devo fare ora per modificare alcune quotidianità più complesse. Io ho rallentato ma non so per quanto resisterò senza strattonare ... uffa! :)

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    1. Ci vogliono piccoli strattoni quasi impercettibili per l'altro, così si cambia quasi senza accorgersene :)

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  7. È proprio vero che i cambiamenti spaventano di più noi genitori. Io sono in fase svezzamento e mi rendo conto di quanto mi mancherà allattare e di avere paura di non stare facendo le cose nel modo giusto. Mi piace molto l'ironia con cui descrivi la cosa!

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    1. Grazie. Sono d'accordo con te, "l'unica strada è l'ironia" :)

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