Nel
mio non breve tragitto dal parcheggio all’ufficio incontro spesso,
molti giorni della settimana, un genitore, non importa che sia la
mamma o il babbo, con il figlio. Ormai li riconosco.
Condividiamo
per un po’ la stessa strada. Incredibilmente la scena che vedo è
sempre la stessa. Come se stessi vivendo in un continuo déjà vu
mattutino.
Il
genitore un po' più avanti trascina la cartella del figlio, di
quelle con le rotelle stile trolley, con passo svelto. Il bambino, da
seconda elementare, indietro che segue a testa
bassa. Sarà un percorso di un quarto d’ora.
Ogni
volta che li vedo hanno lo stesso atteggiamento. Non si tratta della
famosa “giornata iniziata male", del capriccio prima di uscire, che
tutti i genitori conoscono bene.
Che
bella occasione da cogliere avere la possibilità di accompagnare i
propri figli a scuola per parlare, raccontarsi e confrontarsi. In
poche parole, per conoscersi.
Mi
spiace dirlo ma, visto dall’esterno, sembra proprio che quel
genitore stia accompagnando a scuola lo zaino anziché il figlio.
Hai reso perfettamente l'idea e che triste immagine! Il nostro tragitto e' piuttosto breve ma lo compiamo in macchina, però cantiamo sempre a squarciagola!
RispondiEliminaAnche noi in macchina e, fortunatamente, per poco, cerchiamo di valorizzare anche questo momento.
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