I bambini piccoli esprimono le emozioni in modo
amplificato, di solito non conoscono mezze misure. La felicità, la meraviglia,
la delusione, la rabbia, la tristezza. E’ come vivere in un vagoncino lanciato
alla massima velocità sulle montagne russe dei sentimenti.
Stare con mia figlia mi ha fatto capire come le emozioni siano contagiose. Quando le
propongo qualcosa cerco sempre di darle un valore positivo anche nel tono che
uso. E vedo che lei risponde subito con altrettanto entusiasmo.
Basta provare
anche con una frase di per sé innegabilmente felice come “Perché non andiamo al parco?”. Potrebbe essere un bell’esercizio
per un corso di teatro.
Purtroppo molte volte siamo risucchiati nel
vortice delle discese e delle salite delle montagne russe emotive dei nostri figli.
Credo che la ricetta, molto facile in teoria ma
molto difficile nella pratica, sia quella di cercare di valorizzare le emozioni
positive e depotenziare quelle negative.
Molte volte alle normali espressioni di scontentezza dei bambini, come le bizze, siamo noi a
metterci sopra un carico da novanta.
Mi è capitata tra le mani un storia che vi
ripropongo:
"Si racconta la storia di due cani che, in momenti diversi, entrarono nella stessa stanza.
Uno ne uscì scodinzolando, l’altro ringhiando.
Una donna li vide e, incuriosita, entrò nella stanza per scoprire cosa rendesse uno felice e l’altro così infuriato. Con grande sorpresa scoprì che la stanza era piena di specchi: il cane felice aveva trovato cento cani felici che lo guardavano, mentre il cane arrabbiato aveva visto solo cani arrabbiati che gli abbaiavano contro.
Quello che vediamo nel mondo intorno a noi è un riflesso di ciò che siamo. Tutto ciò che siamo è un riflesso di quello che abbiamo pensato."
Ricordiamocelo ogni sera prima di aprire la porta di casa dopo una giornata di lavoro...
Uno ne uscì scodinzolando, l’altro ringhiando.
Una donna li vide e, incuriosita, entrò nella stanza per scoprire cosa rendesse uno felice e l’altro così infuriato. Con grande sorpresa scoprì che la stanza era piena di specchi: il cane felice aveva trovato cento cani felici che lo guardavano, mentre il cane arrabbiato aveva visto solo cani arrabbiati che gli abbaiavano contro.
Quello che vediamo nel mondo intorno a noi è un riflesso di ciò che siamo. Tutto ciò che siamo è un riflesso di quello che abbiamo pensato."
Ricordiamocelo ogni sera prima di aprire la porta di casa dopo una giornata di lavoro...
Concordo ma l'importante è non far apparire come sbagliate le emozioni negative. Quante volte sento dire ai bambini "non piangere" quando loro stanno vivendo un momento di tristezza importante! Anche io l'ho fatto con i miei figli! Ma in quel modo gli trasmetti che quell'emozione è sbagliata, e non esistono emozioni sbagliate o giuste....esistono le emozioni e basta!
RispondiEliminaQuello che hai scritto è davvero giustissimo!
EliminaDovremmo insegnare ai nostri figli anche la gestione delle emozioni, di tutte le tipologie.
EliminaÈ proprio vero: quando i miei figli (8 e 5 anni) piangono o sono molto arrabbiati, se vedo che non hanno voglia di essere consolati subito gli lascio qualche minuto per piangere per conto loro o per far sbollire la rabbia... solo dopo gli chiedo di parlare insieme di quanto accaduto.
EliminaCerto non è sempre facile, ma ci provo :)
Sembra scritto per me stasera. Mega tantrum nel quale sono stata risucchiata. Domani farò lo specchio sorridente, promesso!!
RispondiEliminaPromessa mantenuta? :)
EliminaA metà ma il contorno non era semplicissimo. A fime giornata comunque ero fiera! Però un mamadag immerso in una settimana di bimbo al nido e mamma in vacanza è troppo facile essere "bravi" ...
Eliminail tantrum ci sta devastando!!