Invogliato dagli spunti emersi dalle #booknomination di qualche tempo fa mi
è venuta voglia di leggere il libro “La storia infinita”, spinto dal
ricordo di uno dei film della mia infanzia a me molto caro e, chissà, forse
anche da un po’di nostalgia.
Ho scoperto che il film corrisponde solo alla prima parte del libro. Fino a
metà del racconto le parole scorrevano velocemente tra le immagini nella mia memoria.
Poi il vuoto. Quella che per me era la fine della storia si è rivelata solo una tappa di
un percorso molto più complesso.
Tanti i personaggi, i dialoghi, gli episodi e i significati. Tra i molti
messaggi che si possono trarre dal libro io ne faccio mio uno in particolare
che si scopre solo nella seconda parte, quella sconosciuta ai più.
Il bambino che abbiamo lasciato alla fine del film come salvatore di
Fantàsia nel racconto ne entra a far parte. Il potere della sua fantasia
rischia però di farlo rimanere intrappolato nel mondo che ha costruito senza
più alcun contatto con la realtà. La creazione di un mondo fantastico
rischia di togliergli ogni ricordo del suo mondo reale.
Personalmente credo molto nel potere della fantasia e penso che debba
essere coltivata nei bambini. Allo stesso modo sono convinto che essere adulti
non significhi aver abbandonato del tutto il mondo della fantasia
ma voglia dire riuscire a creare un legame tra mondo reale e fantastico. Senza smarrirsi in un mondo inventato, perdendo qualsiasi contatto con la realtà, e senza arroccarsi nel mondo reale che abbiamo davanti agli occhi abbandonando ogni immaginazione di come
vorremmo che fosse.
Ultimamente mi capita di guardare con piacere insieme a mia figlia dei bei
film di animazione che cerco di scegliere con cura (qualcuno riconoscerà sicuramente il personaggio disegnato a destra).
Vi invito a farlo ogni tanto mettendovi comodomente seduti sul divano. Scoprirete come in questi casi il mezzo televisivo non sia in alcun modo “passivo” per i bambini ma, al contrario, favorisca uno scambio tra voi e loro. I vostri figli vi sommergeranno di domande e di osservazioni sulla storia e sui
personaggi.
Hai ragione caro Babbo..la fantasia è un mezzo importantissimo e non ha bisogno di interpreti..
RispondiEliminaLiberiamo ogni tanto il "fanciullino " che è in noi ..molto propedeutico!
Bacio serale!
mi caschi a fagiuolo.... voglio interrompere questo embargo dell'immagine, fatto di zero cartoni e totalmente dovuto alla mia pigrizia. Mi sai consigliare dei film di animazione adatti ad un (quasi)treenne?
RispondiEliminaForse per un quasi treenne un film è troppo lungo... comunque provo a darti qualche consiglio.
Elimina"Il libro della giungla" potrebbe andare, ci sono gli animali, c'è un bambino e c'è la musica e le canzoncine, di solito piace.
Mia figlia ha compiuto 4 anni in estate ho iniziato adesso a farle guardare qualche film.
Bellissimi film di animazione giapponese, le sono piaciuti: "Il mio vicino Totoro" e "Ponyo sulla scogliera".