martedì 18 novembre 2014

Generazione di fenomeni

Qualche giorno fa hanno passato alla radio una canzone degli anni ’90, bel testo e bella musica.
Quello che mi piace delle canzoni è che fanno da sottofondo alla nostra vita perché tu le ascolti mentre fai altro. L’esatto contrario della televisione che, comunque, ti blocca a guardarla.
Nei miei ricordi associo quella canzone a una precisa estate della mia vita quando la sentivo attraverso un jukebox di un campeggio. Fu il mio primo lavoretto estivo e significava autonomia, libertà ma anche responsabilità.

Sempre più spesso mi trovo in mezzo a bambini che di 3 o 4 anni che:
- maneggiano tablet e sento genitori che pensano di regalarne uno “tutto suo” per il prossimo compleanno;
- a Natale ricevono una visita personalizzata di Babbo Natale a casa loro;
- festeggiano compleanni con torte a piani con sopra i loro personaggi preferiti;
- fanno lezioni prova di tanti sport diversi prima di trovare quello che piace loro;
- imparano l’inglese rigorosamente solo con una tata madrelingua;
- tra asilo, attività varie e cene fuori stanno a casa giusto il tempo per dormire.
In questa anticipazione di scoperte ed esperienze alcune volte mi chiedo cosa chiederanno o pretenderanno di fare e avere a quattordici anni.
Soprattutto mi chiedo se noi genitori stiamo crescendo una… generazione di fenomeni.
Impressionante l’attualità del testo che potrebbe essere stato scritto oggi.

3 commenti:

  1. Guarda, me lo chiedo spesso anche io ed è per questo motivo che cerco e cercherò di tirare il freno il più possibile su tablet personale, cellulare, uscite ecc.
    Se inizi a far tardi con gli amici e "ballare" a quattordici, sedici anni, a diciotto sarai già stufo e quindi...il problema è che andare contro corrente e' molto difficile, c'è sempre la paura di escluderli e creare degli asociali.

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    1. Sempre più con la crescita c'è la paura di farli sentire esclusi dal gruppo dei loro amici. Non sarà facile spiegargli certe regole.
      Già adesso chiede "Perché gli altri lo fanno?"

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  2. Come dice mamma avvocato il pericolo è quello di creare degli asociali che ti odiano perchè li stai limitando...Io per ora sto portando avanti diverse scelte: no televisione (la accendiamo direi forse un paio di volte al mese), pochi semplici giochi, tanti libri...il risultato è due bimbi che non non mi chiedono niente per Natale, mentre ho amiche con liste lunghe un km! Per ora va bene, ma più avanti?
    PS: anche io amo la musica che fa da sottofondo alle nostre vite...

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