lunedì 31 marzo 2014

Aspettando il postino

La scuola dell’infanzia di mia figlia ha organizzato delle interessanti uscite sul tema “conoscenza del territorio” in cui vivono i bambini. Ad esempio hanno in programma visite alle diverse zone della città, ai Vigili del Fuoco, alle ambulanze della Misericordia, ai Vigili Urbani, alla Posta e all’Ufficio del Sindaco.
Qualche sera fa, mentre salivamo per la nanna, le ho detto di non andare veloce sulle scale. Lei mi ha guardato e ha detto che “Chi va forte prende la multa e finisce in gattabuia”. Evidentemente... effetti collaterali della visita ai Vigili Urbani.  

Le è piaciuto molto andare alla Posta. Visto il suo entusiasmo abbiamo pensato di valorizzare questa esperienza creando una piccola corrispondenza con i nonni lontani. 
Tutta contenta ha iniziato a imbucare le sue lettere e ad aspettare di trovare nella cassetta postale le sue buste personali contenenti un biglietto colorato e, ancora meglio, qualche figurina.

4 commenti:

  1. La lettera, quella di una volta, fatta di una busta ed un foglio di carta per intenderci, genera sul bambino una grande attrazione. Sarà quel senso di unione con qualcosa di amato e di lontano, sarà il mistero del messaggero, sarà l'attesa e la sorpresa. Mi ricordo di quando io ero bambina e attendevo le lettere di mia sorella lontana prima e le lettere del mio moroso poi....
    e poi ricordo un favola per bambini di David Grossman e il suo piccolo Itamar che, non sapendo ancora scrivere, diventa una "lettera vivente" da inviare al suo papà e alla sua mamma. Grazie Daniele per aver riportato alla mente il romanticismo perduto delle comunicazioni scritte di una volta che evocano, a noi e al bambino che è in noi, il desiderio primitivo di essere amati e considerati.....

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  2. Noi abbiamo avuto l'onore e il piacere di ricevere posta da te ... mio figlio era felicissimo! Quando volete due strambi personaggi nella buca basta farmi un fischio, non siamo bravi nei disegni ma qualcosa possiamo inventarla ;)

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    1. Per personaggi strambi abbiamo sempre la porta aperta, sempre meglio dei personaggi computerizzati in 3D :)

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