domenica 25 maggio 2014

Se il prof è anche papà

Ricordo che durante una chiacchierata con un mio professore dell’Università, appassionato di logica matematica, mi raccontò che mentre accompagnava a scuola il figlio con alcuni compagni di classe utilizzava gli argomenti dei bambini per buttare lì domande o quesiti, senza che questi apparissero come tali, per capire come ragionavano. Rimase molto colpito, ma forse sarebbe meglio dire deluso, vedendo come gli amici del figlio fossero molto più intuitivi. 
Ai tempi era molto lontana da me l’idea della paternità ma, non so perché, quella conversazione mi è rimasta in mente.
Forse rimasi molto colpito, ma forse sarebbe meglio dire deluso, dall’idea di “testare” il proprio figlio.

Ma ragionavo solo come figlio. 
Adesso, posso provare una certa tenerezza per quel padre, un po' particolare e così appassionato della materia, che sondava, anche se in modo un po' maldestro e poco ortodosso, le basi per una futura affinità con il proprio bambino.

6 commenti:

  1. Io mi sono immaginata invece che il papà volesse testare le possibilità di successo del figlio in futuro piuttosto che il grado di affinità, questo perchè spesso mi capita di osservare il bisogno diffuso (e inconscio) dei genitori di ricercare prospettive di soddisfazione e valorizzazione per i loro figli.

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    1. Potrebbe essere un'interpretazione valida ma conoscendo la persona, molto estranea a logiche di successo e molto sopra le righe, riterrei la mia più rispondente alla realtà. Bisognerebbe chiedere a lui :)

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  2. Per fortuna l'affinità non passa solo attraverso quello!
    Comunque un pò tutti lo facciamo, secondo me, con domande tipo i colori preferiti, cosa vorresti fare da grande, osservando i giochi e libri scelti ecc.

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    1. Verissimo, cerchiamo un po' di specchio di noi stessi. In buona fede, perché è più facile capirsi.

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  3. Mi piace molto il fatto che l'hai interpretato con l'affinità piuttosto che con la riuscita.
    come non pensare al chercheur che spiega a Pisti come funziona ol treno a vapore (viene in mente anche a te Leonardo? ;) o anche io che dico come si dicono le cose in spagnolo...
    bramiamo l'affinità

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    1. Credo che fondamentalmente ognuno brami di essere capito e questo passa necessariamente per l'affinità.

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